Il 10 settembre 2025, durante una trasmissione di Andkronos, Gaetano Pedullà, europarlamentare del gruppo The Left-M, ha espresso forti critiche nei confronti del discorso della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, sullo Stato dell’Unione. Intervenendo in collegamento da Strasburgo, Pedullà ha definito l’intervento della presidente “incredibilmente deludente e reticente”, evidenziando la mancanza di risposte concrete riguardo alla situazione critica dell’Unione Europea.
Critiche alla gestione della crisi sociale
Nel suo intervento, Pedullà ha sottolineato che Von der Leyen ha menzionato solo brevemente temi di rilevanza cruciale come la povertà, la crisi abitativa e l’occupazione, senza fornire soluzioni immediate per affrontare la crisi nel settore automobilistico. Secondo l’europarlamentare, il discorso ha trascurato le reali problematiche che affliggono i cittadini europei in un momento di grande difficoltà economica. “Non possiamo permetterci di ignorare le sfide che stiamo affrontando”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulla necessità di un approccio più incisivo e diretto da parte delle istituzioni europee.
Accordi commerciali con gli Stati Uniti sotto accusa
Pedullà ha anche criticato la gestione degli accordi commerciali con gli Stati Uniti, definendoli “pericolosissimi” per l’economia europea. Secondo il suo punto di vista, questi accordi rappresentano “una strada senza ritorno” e non hanno tenuto conto delle conseguenze negative sulla crescita e sull’industria del continente. “La presidente ha sostenuto che questi accordi siano stati i migliori possibili, ma noi abbiamo visto chiaramente che non è stato fatto alcun tentativo per contrastare gli effetti collaterali”, ha dichiarato, mettendo in evidenza la crescente divisione all’interno della maggioranza che sostiene Von der Leyen.
Politiche industriali ed energetiche in discussione
L’europarlamentare ha infine rivolto le sue critiche alle politiche industriali ed energetiche dell’Unione Europea. Ha descritto la direzione attuale come “folle e sbagliata”, sottolineando l’assenza di ricerche concrete per supportare l’idea di un’auto ecologica europea, un settore che dovrebbe rappresentare un pilastro nella transizione energetica. “I problemi legati all’energia, come la mancanza di hub e collegamenti adeguati, sono stati riconosciuti solo ora”, ha concluso Pedullà, richiamando l’attenzione sulla necessità di un cambiamento radicale nelle strategie politiche europee per affrontare le sfide future.