Il 10 settembre 2025, durante una sessione di analisi del discorso sullo Stato dell’Unione 2025 tenuto dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, Ignazio Marino, europarlamentare del gruppo Verdi/Ale-Avs, ha espresso forti critiche alla linea politica attuale dell’Unione Europea. In un intervento da Strasburgo, Marino ha evidenziato come l’Europa, pur dichiarandosi un progetto di pace, stia di fatto supportando l’Ucraina attraverso l’invio di armi dagli Stati Uniti.
Critiche all’assenza di dialogo
Marino ha sottolineato l’assenza di un invito chiaro da parte dell’Europa ai leader mondiali per avviare un dialogo volto a fermare le violenze in Ucraina. “Non c’è stata una parola su un ruolo guida dell’Europa per chiamare i potenti della terra a sedersi e discutere condizioni per fermare il massacro quotidiano in Ucraina“, ha dichiarato l’europarlamentare, evidenziando una mancanza di iniziativa diplomatica da parte dell’Unione.
Contraddizioni nel messaggio di pace
La critica di Marino si è concentrata sulla contraddizione tra il messaggio di pace proclamato dalla Presidente e le azioni concrete intraprese dall’Unione. “La Presidente ha parlato di pace, ma i contenuti evidenziano una scelta diversa: supporto militare piuttosto che diplomazia attiva”, ha affermato. Secondo l’europarlamentare, l’Europa dovrebbe assumere un ruolo di leadership, considerando i 450 milioni di cittadini che rappresenta, per facilitare il dialogo e porre fine alla violenza, piuttosto che investire risorse nell’acquisto di armamenti.
La necessità di coerenza
Marino ha concluso il suo intervento sottolineando che per l’Europa è fondamentale agire in modo coerente con il suo ideale di pace. “Se l’Europa vuole essere un progetto di pace, deve agire come tale, non trasformarsi in una potenza di guerra che alimenta il conflitto”, ha ribadito, invitando a una riflessione profonda sulle scelte future della politica europea.