Il 10 settembre 2025, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato una riunione urgente per discutere l’operazione aerea condotta da Israele su Doha, in Qatar. La sessione si svolgerà alle ore 15:00, ora di New York, su richiesta del Pakistan e dell’Algeria. Fonti diplomatiche hanno confermato che l’incontro avrà come obiettivo l’analisi della situazione attuale e della crescente escalation dei conflitti nella regione.
La riunione odierna si inserisce in un contesto di tensione crescente, come evidenziato dal raid aereo israeliano che ha colpito un edificio a Doha dove si trovavano esponenti del movimento Hamas. Questo attacco ha suscitato preoccupazioni internazionali, spingendo i membri del Consiglio a richiedere un briefing da funzionari delle Nazioni Unite per comprendere meglio la gravità della situazione.
Qatar: collaborazione con gli Stati Uniti per prevenire nuovi attacchi
Il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha rilasciato dichiarazioni a al-Jazeera, sottolineando l’impegno del Qatar nel collaborare con gli Stati Uniti per garantire che simili attacchi non si ripetano in futuro. Al-Ansari ha affermato che la cooperazione con gli Stati Uniti è seria e che il Qatar intende adottare tutte le misure legali e diplomatiche necessarie per rispondere a questo attacco, che l’Emiro del Qatar ha definito inaccettabile.
Questa posizione del Qatar si inserisce in un più ampio contesto di preoccupazione per la sicurezza nella regione, con l’intento di stabilire un dialogo costruttivo per prevenire ulteriori escalation. Le dichiarazioni del portavoce evidenziano la determinazione del Qatar a non rimanere in silenzio di fronte a tali aggressioni.
Avvertimenti da Egitto e Turchia ai leader di Hamas
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il raid aereo ha coinvolto più di dieci aerei da combattimento e ha visto il lancio di almeno dieci missili a lungo raggio contro l’edificio in cui si trovavano i leader di Hamas. I jet israeliani hanno effettuato l’attacco senza violare lo spazio aereo dell’Arabia Saudita o degli Emirati Arabi Uniti, lanciando i missili dall’esterno del Qatar.
Funzionari di Israele, Stati Uniti, Qatar e altri paesi arabi hanno rivelato che, nelle settimane precedenti all’attacco, interlocutori turchi ed egiziani avevano avvertito la leadership di Hamas di rafforzare le misure di sicurezza. Inoltre, funzionari statunitensi hanno confermato che Israele ha informato gli Stati Uniti dell’imminente attacco pochi minuti prima dell’azione, senza però specificare l’obiettivo.
Questi eventi evidenziano le complesse dinamiche geopolitiche che caratterizzano la regione mediorientale, con attori chiave che tentano di influenzare gli sviluppi e prevenire ulteriori conflitti. La situazione continua a evolversi e le reazioni internazionali rimangono in attesa di sviluppi significativi.