Guidesi (Lombardia) ad Ara: “L’Unione Europea deve cambiare o si rischiano milioni di disoccupati”

Marianna Ritini

Settembre 10, 2025

A Monaco di Baviera, il 10 settembre 2025, si è svolto l’incontro annuale delle 40 Regioni appartenenti all’Automotive Regions Alliance (Ara). Questa alleanza rappresenta i principali territori manifatturieri europei, caratterizzati da una significativa presenza di aziende operanti nel settore automotive. La Lombardia, guidata dall’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, ricopre il ruolo di capofila dell’Ara.

Riunione annuale e nuovo manifesto

Durante l’incontro, le regioni hanno discusso temi cruciali per il futuro dell’industria automobilistica europea, tra cui la firma di un nuovo manifesto. Questo evento si è svolto in concomitanza con l’Iaa Mobility, un’importante fiera del settore, e alla vigilia della riunione strategica che si terrà a Bruxelles il 12 settembre. In questa occasione, saranno presenti figure di spicco come Ursula von der Leyen, ma sorprendentemente l’Ara non è stata invitata. Questa esclusione ha suscitato forti critiche da parte della Lombardia e degli altri membri dell’associazione, soprattutto considerando che le regioni rappresentano circa il 40% del PIL europeo.

Guido Guidesi ha colto l’opportunità per tracciare un bilancio del suo anno di presidenza, evidenziando le sfide che l’industria automotive sta affrontando a causa di decisioni che ha definito “ideologiche” da parte della Commissione Europea. Ha sottolineato l’importanza di unire le forze delle 40 regioni, che insieme rappresentano una parte significativa dell’economia europea. L’Ara ha lavorato per proporre documenti e suggerimenti alla Commissione, mirati a garantire una mobilità sostenibile senza compromettere la competitività del settore.

Priorità e richieste dell’alleanza

Tra le priorità emerse nel nuovo manifesto, Guidesi ha rimarcato la necessità di attuare il principio di “neutralità tecnologica”. Un aspetto innovativo del manifesto è la richiesta di includere i carburanti alternativi, come i biocarburanti, negli obiettivi di mobilità sostenibile. Questa posizione trova un ampio consenso tra le regioni europee, evidenziando un approccio collaborativo e condiviso.

Un altro punto critico trattato è l’esclusione dell’Ara dalla riunione strategica del 12 settembre. Nel manifesto, i membri hanno espresso preoccupazione per la mancanza di dialogo con le istituzioni europee, sottolineando che tale esclusione rappresenta un’opportunità mancata per garantire che le esigenze territoriali siano adeguatamente rappresentate. La Lombardia ha denunciato questa decisione come un segnale negativo per la rappresentanza degli interessi regionali.

Questioni ambientali e futuro dell’industria

Guidesi ha anche affrontato il tema delle auto storiche, sottolineando che le normative europee sui cambiamenti climatici non si applicano ai veicoli d’epoca, i quali sono fondamentali per la conservazione del patrimonio culturale automobilistico. Inoltre, ha evidenziato l’importanza della valutazione del ciclo di vita (LCA) per orientare lo sviluppo tecnologico e ha richiesto un maggiore investimento dell’Unione Europea in innovazioni legate ai biomateriali e alla produzione sostenibile.

Il presidente dell’Ara ha lanciato un appello alla Commissione Europea, esortandola a prendere decisioni decisive per salvaguardare l’industria automotive europea. Ha avvertito che, se non si cambiano le attuali regole, il settore rischia di subire gravi perdite, lasciando spazio ai costruttori cinesi e mettendo a rischio 13 milioni di posti di lavoro. Guidesi ha concluso affermando che l’approccio attuale, basato esclusivamente sull’elettrico, potrebbe portare a una desertificazione industriale, sottolineando l’urgenza di un intervento concreto da parte delle istituzioni europee.

×