Ucraina, strage a Yarova con 20 vittime. Zelensky chiede aiuto a Usa e Europa

Lorenzo Di Bari

Settembre 9, 2025

Oltre venti civili hanno perso la vita oggi, martedì 9 settembre 2025, a causa di un attacco aereo condotto dalla Russia su Yarova, un piccolo insediamento nella regione di Donetsk. La notizia è stata confermata dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, attraverso un post pubblicato su X, dove ha descritto il tragico evento come un attacco diretto contro persone comuni, che si trovavano in fila per ricevere le pensioni. Le prime informazioni indicano che almeno 21 persone sono state uccise e altrettante ferite nell’attacco, avvenuto durante la distribuzione dei pagamenti.

Zelensky ha espresso il suo sgomento per la brutalità dell’azione, sottolineando che non ci sono parole per descrivere la tragedia. Ha anche esortato la comunità internazionale a rispondere in modo adeguato a tali atti di violenza, affermando che le aggressioni russe non devono rimanere impunite. Il presidente ha dichiarato: “Il mondo non deve rimanere in silenzio. Serve una risposta dagli Stati Uniti, dall’Europa e dal G20. Servono azioni forti per costringere la Russia a smettere di portare morte”.

Vadym Filashkin, il capo dell’Amministrazione Militare Regionale di Donetsk, ha confermato che l’attacco ha avuto luogo intorno alle 12:30, evidenziando la gravità della situazione e definendo l’azione come puro terrorismo. “I russi hanno attaccato civili mentre venivano distribuite le pensioni”, ha dichiarato, sottolineando la natura inaccettabile di tali attacchi.

Kallas: “La sicurezza dell’ucraina è la sicurezza dell’europa”

Kaja Kallas, Alta Rappresentante dell’Unione Europea, ha ribadito l’importanza della sicurezza ucraina durante un intervento al Parlamento di Strasburgo. Ha affermato che la sicurezza dell’Ucraina è strettamente legata a quella dell’Europa e ha insistito sulla necessità di continuare a combattere finché la Russia non interromperà la sua guerra illegale. Kallas ha dichiarato: “La guerra finirà, e quando accadrà, l’Ucraina si riprenderà. La Russia dovrà rispondere per i danni che ha causato”.

Secondo Kallas, i beni sovrani russi dovrebbero rimanere congelati fino a quando la Russia non fermerà la sua aggressione e non risarcirà l’Ucraina per i miliardi di euro di danni inflitti. Ha sottolineato che il Consiglio Europeo ha già affermato l’importanza di mantenere questo impegno, evidenziando la determinazione dell’Ucraina e l’importanza di non lasciare che la Russia infranga la volontà europea.

La situazione a Yarova rappresenta l’ennesimo capitolo della crisi in corso tra Ucraina e Russia, che continua a provocare perdite umane e sofferenze per la popolazione civile.

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