Ucraina, Donald Trump si dichiara disponibile a nuove sanzioni contro la Russia

Franco Fogli

Settembre 8, 2025

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha dichiarato il 8 settembre 2025 che gli Stati Uniti e l’Unione Europea stanno collaborando per intensificare le sanzioni contro la Russia, con l’obiettivo di indebolire l’economia di Mosca e forzare il presidente Vladimir Putin a negoziare una risoluzione al conflitto in Ucraina. Queste dichiarazioni giungono in un momento critico, a distanza di venti giorni dal vertice tra il presidente statunitense Donald Trump e il leader russo in Alaska, durante il quale non sono stati raggiunti progressi significativi.

Negli ultimi tre settimane, la Russia ha intensificato gli attacchi contro l’Ucraina, con raid aerei che hanno causato vittime a Kiev e in altre città. Trump ha espresso la sua disponibilità ad adottare nuove misure restrittive, ma ha evitato di fornire dettagli specifici. Interrogato dai giornalisti alla Casa Bianca, ha confermato la sua intenzione di procedere con un “secondo passo” nelle sanzioni, lasciando però aperti interrogativi su come e quando queste verranno implementate.

La strategia economica contro Mosca

Scott Bessent ha delineato la strategia economica degli Stati Uniti, affermando che la cooperazione con l’Unione Europea è essenziale per colpire i Paesi che continuano ad acquistare petrolio russo. L’intento è chiaro: “far collassare l’economia russa” per costringere Putin a sedersi al tavolo dei negoziati. Bessent ha sottolineato che la situazione attuale è una corsa contro il tempo, in cui si confrontano la resistenza dell’esercito ucraino e la capacità dell’economia russa di sopportare la pressione.

L’amministrazione statunitense sta considerando anche misure per aumentare la pressione su altri Paesi che sostengono la Russia, cercando di combinare azioni economiche e supporto militare all’Ucraina. Bessent ha evidenziato l’urgenza di agire immediatamente, mentre il conflitto continua a mietere vittime e distruzione. L’obiettivo è chiaro: proteggere l’Ucraina e forzare la Russia a negoziare.

Le richieste di Zelensky

In questo contesto di crescente tensione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la sua aspettativa di una “risposta forte” da parte degli Stati Uniti, in seguito all’ultimo attacco aereo russo. Durante un briefing quotidiano, Zelensky ha sottolineato l’importanza di una reazione globale a questi attacchi, evidenziando che le città ucraine, tra cui Kiev e Sumy, stanno affrontando una crisi umanitaria a causa della violenza.

Zelensky ha descritto la devastazione causata dagli attacchi russi, con molte città colpite e un numero crescente di feriti. Ha menzionato che il palazzo del Consiglio dei Ministri è stato danneggiato e che ci sono stati oltre quaranta feriti in tutto il Paese, di cui venti solo a Kiev. La situazione è critica, con allerta aerea protratta per oltre sette ore nella capitale, evidenziando la gravità della minaccia.

Il presidente ucraino ha richiamato l’attenzione sulla necessità di sanzioni significative contro la Russia e di misure restrittive nei confronti di individui legati al regime di Putin. Zelensky ha dichiarato che Mosca deve percepire il peso di queste azioni, poiché potrebbero influenzare la capacità della Russia di continuare le sue aggressioni. Ha concluso affermando che Putin sta evitando i negoziati e che le difficoltà economiche della Russia sono una diretta conseguenza del rifiuto di un cessate il fuoco.

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