La US Military Academy di West Point ha deciso di annullare la cerimonia di premiazione per l’attore Tom Hanks, prevista per il 2025, scatenando reazioni significative nel panorama politico e culturale statunitense. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accolto con entusiasmo questa decisione, esprimendo il suo sostegno attraverso un post su Truth Social.
La cancellazione della cerimonia di premiazione
Il 8 settembre 2025, il colonnello in pensione Mark Bieger ha comunicato via email che West Point non procederà con il conferimento del prestigioso Sylvanus Thayer Award a Tom Hanks. Questo premio, che riconosce i cittadini statunitensi che si sono distinti per il loro servizio alla nazione, era stato assegnato all’attore per il suo impegno a favore delle forze armate e delle iniziative commemorative. Tuttavia, la decisione di annullare l’evento è stata giustificata con la necessità di mantenere il focus sulla missione principale dell’accademia: preparare i cadetti a diventare ufficiali capaci di combattere e vincere.
L’annuncio ha suscitato una serie di reazioni, in particolare da parte di Trump, che ha sottolineato su Truth Social l’importanza della decisione, affermando che “non abbiamo bisogno di destinatari distruttivi e woke che ricevano i nostri amati premi americani”. Questo commento evidenzia le tensioni politiche attuali e il dibattito in corso riguardo ai valori e alle priorità della società americana.
Le motivazioni dietro la scelta di West Point
La decisione di West Point di escludere Hanks non è stata casuale. Secondo quanto riportato dal Washington Post, la vicinanza dell’attore al Partito Democratico potrebbe aver influenzato il giudizio dell’accademia. Hanks ha infatti sostenuto Joe Biden durante le elezioni del 2020, ha ricevuto la Medal of Freedom da Barack Obama e ha effettuato donazioni a candidati democratici. Questi legami politici sono stati considerati in contrasto con i valori che West Point intende promuovere tra i suoi cadetti.
La cancellazione della cerimonia di premiazione non è solo una questione di riconoscimenti, ma riflette anche un clima di crescente polarizzazione politica negli Stati Uniti. La scelta di non onorare un attore di fama mondiale, noto per il suo impegno sociale e culturale, solleva interrogativi sulle modalità di selezione dei premi e sui criteri che le istituzioni militari intendono adottare in futuro.
Con il dibattito che si fa sempre più acceso, la decisione di West Point di annullare l’evento potrebbe avere ripercussioni non solo sul mondo del cinema, ma anche sulla percezione pubblica delle istituzioni militari e sul loro ruolo nella società contemporanea.