Nuova Zelanda: un uomo ucciso dalla polizia dopo quattro anni di fuga con i figli

Marianna Ritini

Settembre 8, 2025

Tom Phillips, un uomo di 41 anni, ha vissuto per quasi quattro anni in clandestinità con i suoi tre figli nella foresta di Waikato, in Nuova Zelanda. La sua latitanza è terminata tragicamente il 7 settembre 2025, quando è stato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. La notizia è stata confermata dalle autorità locali, che hanno fornito dettagli sull’incidente.

La fuga di tom phillips

La fuga di Phillips è iniziata nel dicembre del 2021, dopo una disputa per la custodia dei figli: Ember, di 9 anni, Maverick, di 10, e Jayda, di 12. La polizia ha rivelato che l’uomo si era rifugiato nella foresta con i bambini, cercando di evitare le forze dell’ordine. La situazione è giunta a un punto critico quando, il 7 settembre, gli agenti sono stati chiamati a intervenire per un furto con scasso in un negozio a Piopio. Durante l’inseguimento di due sospettati a bordo di un quad, uno di loro ha aperto il fuoco contro la polizia, che ha risposto, uccidendo Phillips.

Il ritrovamento dei bambini

Dopo l’incidente, i tre bambini sono stati ritrovati in un campeggio nella foresta. Le autorità hanno immediatamente comunicato che i ragazzi stavano bene e non presentavano ferite. Il vice commissario di polizia, Jill Rogers, ha confermato che i bambini sarebbero stati sottoposti a controlli medici per garantire il loro benessere.

La reazione pubblica

La polizia neozelandese aveva lanciato nel giugno 2024 una ricompensa di 80.000 dollari per chiunque avesse fornito informazioni su Phillips e sui suoi tre figli, dimostrando l’urgenza della situazione. Il primo ministro Christopher Luxon ha descritto gli eventi come “tristi e tragici”. La madre dei bambini, Cat, ha espresso il suo sollievo per la fine del calvario, ma ha anche manifestato il suo dolore per l’esito drammatico degli eventi. Ha sottolineato che la loro speranza era sempre stata quella di riportare i bambini a casa in modo pacifico e sicuro.

Riflessioni sulla vicenda

Questo episodio ha suscitato una forte reazione pubblica e ha sollevato interrogativi sulla gestione dei casi di custodia e sull’intervento delle forze dell’ordine in situazioni così delicate. Le autorità locali ora si concentrano sul supporto ai bambini e sulla loro reintegrazione nella vita quotidiana, mentre la comunità riflette su questa tragica vicenda che ha colpito profondamente il paese.

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