La procura di Torino ha recentemente comunicato la richiesta di archiviazione integrale per Lapo e Ginevra Elkann, in relazione alle indagini sull’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato Giovanni Agnelli, deceduta nel febbraio 2019. La notizia è stata diffusa il 8 settembre 2025, attraverso un comunicato firmato dal procuratore Giovanni Bombardieri. Questo procedimento coinvolge non solo i due fratelli Elkann, ma anche John Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e i notai Robert Urs Von Gruningen e Remo Morone.
La procura ha presentato una richiesta di archiviazione totale per Lapo e Ginevra Elkann e il notaio svizzero, mentre ha chiesto un’archiviazione parziale per John Elkann e Gianluca Ferrero, riguardante specificamente due annualità di dichiarazione infedele. Inoltre, è stato espresso un parere favorevole alla proposta di applicazione della pena presentata da Ferrero, mentre è stata notificata la conclusione delle indagini al notaio Morone.
I pareri favorevoli della procura, come riportato nel comunicato, sono stati influenzati dai versamenti effettuati all’Erario da parte degli indagati, che ammontano a circa 183 milioni di euro. Questi versamenti, effettuati in seguito ai verbali di constatazione redatti dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, hanno estinto integralmente il debito tributario, comprensivo di sanzioni e interessi. I reati contestati, ad eccezione del notaio Morone, comprendono dichiarazione infedele, truffa ai danni dello Stato e, per Ferrero e Morone, falso in atto pubblico.
Legale dei fratelli Elkann: “Nessuna ammissione di responsabilità”
Il legale dei fratelli Elkann, Paolo Siniscalchi, ha commentato la situazione evidenziando che le decisioni dei pubblici ministeri, in considerazione della definizione delle controversie fiscali, potrebbero permettere di chiudere rapidamente una vicenda dolorosa, evitando ulteriori ripercussioni personali e familiari. Siniscalchi ha specificato che la richiesta di messa alla prova da parte di John Elkann non implica un’ammissione di responsabilità.
Se la proposta verrà accettata, il procedimento per John Elkann sarà sospeso e, a esito positivo della prova, si concluderà con una sentenza di estinzione dei reati per cui è attualmente indagato. La situazione per i suoi fratelli, Ginevra e Lapo, è simile, poiché è stata richiesta la loro archiviazione. Siniscalchi ha anche sottolineato che Marella Agnelli ha mantenuto la residenza all’estero sin dagli anni Settanta, e questa scelta non è cambiata negli ultimi anni della sua vita, periodo soggetto all’indagine.
Legali di Margherita: “Confermate condotte illecite”
Dall’altra parte, i legali di Margherita Agnelli hanno dichiarato che le indagini preliminari hanno confermato, sia in ambito tributario che penale, la gravità delle condotte illecite perpetrate, anche a danno di Margherita Agnelli. Queste azioni hanno avuto ripercussioni significative sui procedimenti civili in corso sia in Italia che in Svizzera.
I legali affermano che emerge chiaramente un’ammissione di responsabilità da parte di John Elkann e Gianluca Ferrero, che avrebbero riconosciuto l’insussistenza dei presupposti per ottenere una sentenza assolutoria. I giudici del procedimento civile di Torino hanno acquisito ulteriori conferme dell’esistenza di un piano fraudolento ideato ai danni di Margherita Agnelli, risalente alla morte del padre, e hanno stabilito che Marella Caracciolo avesse la residenza effettiva in Italia, con l’eredità soggetta alle leggi italiane.
Queste leggi sono destinate a garantire un trattamento equo per tutti i figli di Marella Agnelli e a modificare radicalmente gli assetti proprietari della Dicembre.