Il 8 settembre 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è trovato al centro dell’attenzione durante la finale degli US Open, che si è svolta all’Arthur Ashe Stadium di New York. La sua presenza ha generato reazioni contrastanti tra il pubblico, con applausi e fischi che hanno caratterizzato l’evento.
Trump e il suo arrivo all’arthur ashe stadium
Donald Trump ha fatto il suo ingresso sugli spalti con un imponente dispositivo di sicurezza, che ha rallentato l’accesso degli spettatori. La finale, che vedeva protagonisti il tennista italiano Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz, ha subito un ritardo di oltre trenta minuti a causa di queste misure straordinarie. Nonostante l’attesa, al momento dell’inizio del match, il pubblico era ancora in gran parte assente. Martina Navratilova, storica campionessa del tennis, ha espresso il suo disappunto sui social, scrivendo: “Sono le 14, più di mezzo stadio vuoto. C’è un solo varco per entrare, grazie Trump!”.
Le reazioni del pubblico
Durante l’esecuzione dell’inno nazionale, Trump è stato inquadrato dai maxischermi dello stadio, scatenando reazioni di disapprovazione tra i presenti. Le immagini diffuse sui social hanno mostrato come, nonostante gli applausi, si siano levati anche fischi e “buuu” in segno di protesta. Un video condiviso su X ha evidenziato come il presidente sia stato oggetto di un vero e proprio coro di fischi per ben trenta secondi. Questo episodio ha dimostrato la polarizzazione delle opinioni nei confronti di Trump, che ha continuato a sedere a pochi passi dal trofeo, visibilmente distaccato dall’evento.
Un finale senza coinvolgimento
Dopo circa novanta minuti di partita, Trump ha deciso di allontanarsi dalla vista del pubblico, rifugiandosi nella suite per una pausa. Nel frattempo, Alcaraz ha trionfato, vincendo il match dopo due ore e quaranta minuti di gioco. Durante la cerimonia di premiazione, a cui hanno partecipato solo i vertici del torneo e lo sponsor principale, il presidente non è stato coinvolto, rimanendo un semplice spettatore. A differenza della sua apparizione al Mondiale per club di luglio, dove aveva consegnato il trofeo ai vincitori del Chelsea, in questa occasione Trump ha scelto di mantenere un profilo basso, osservando il tutto senza prendere parte attiva alla celebrazione.