Il 7 settembre 2025, durante il forum Teha a Cernobbio, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha rilasciato dichiarazioni significative in collegamento con l’agenzia Adnkronos. La sua analisi si è concentrata sulle sfide che l’industria europea deve affrontare, evidenziando la necessità di azioni decisive da parte della Commissione Europea.
Il ruolo della Commissione europea
Nel suo intervento, Urso ha sottolineato un concetto chiaro: “L’elefante non è tra noi e gli Stati Uniti, l’elefante è nella stanza della Commissione europea a Bruxelles“. Con questa metafora, il ministro ha voluto mettere in evidenza come le decisioni cruciali per il futuro dell’industria europea vengano prese a Bruxelles, dove, a suo avviso, si sta perdendo tempo prezioso. Ha avvertito che mentre si continua a discutere, l’industria europea rischia di essere “espugnata”, evidenziando una situazione di emergenza che richiede interventi immediati.
Ex Ilva e decarbonizzazione
Riguardo all’ex Ilva, Adolfo Urso ha espresso aspettative positive riguardo alle manifestazioni di interesse per il progetto di ristrutturazione. Ha dichiarato: “Mi aspetto che le manifestazioni di interesse corrispondano ai nuovi criteri che abbiamo inserito nell’aggiornamento della gara”. Questo aggiornamento è stato elaborato in linea con il piano di decarbonizzazione, condiviso con gli enti locali di Taranto e della Puglia. Il piano prevede una transizione verso l’elettrico, con l’installazione di almeno tre forni elettrici a Taranto, garantendo così una continuità produttiva e un futuro più sostenibile per l’industria locale.
Accordo commerciale con il Mercosur
In merito all’accordo commerciale con il Mercosur, Urso ha mostrato un atteggiamento positivo, affermando che l’Italia ha ottenuto le garanzie richieste. Ha sottolineato l’importanza di monitorare l’implementazione di questo accordo, per assicurarsi che gli interessi italiani siano tutelati e che i benefici siano effettivi per l’economia nazionale.
Le dichiarazioni del ministro Urso mettono in luce le sfide e le opportunità che l’industria italiana deve affrontare nel contesto europeo, richiamando l’attenzione sulla necessità di azioni immediate e strategiche.