Gp Monza: Barilla ricorda il legame tra pasta e motori negli anni ’70

Lorenzo Di Bari

Settembre 7, 2025

Il Gran Premio d’Italia 2025, che si è svolto a Monza il 7 settembre, ha visto una partecipazione straordinaria di appassionati di Formula 1. L’evento non ha solo richiamato tifosi da ogni parte del mondo, ma ha anche dato il via a una campagna volta a rievocare l’atmosfera unica degli anni ’70 e ’80 nel mondo della Formula 1. Al centro di questa iniziativa c’è la figura di Luigi Montanini, noto come Pasticcino, un pasticcere di Modena che ha saputo unire i piloti di diverse scuderie attorno a un piatto di pasta, alleviando la tensione pre-gara con il buon cibo.

Un viaggio nel passato della Formula 1

Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo Barilla ed ex pilota di Formula 1, ha condiviso la sua visione sulla campagna ‘Tastes like Family’, lanciata in occasione del Gran Premio. Durante un pranzo esclusivo preparato dallo chef Massimo Bottura all’Ultimate Hospitality dell’autodromo, Barilla ha sottolineato l’importanza di conoscere il passato per comprendere il presente. “Il periodo degli anni ’70 è stato magico”, ha dichiarato, ricordando le parole di piloti leggendari come Jackie Stewart e Jackie Hicks. L’epoca era caratterizzata da un’atmosfera molto più informale, dove la cucina giocava un ruolo cruciale nel creare legami tra i piloti, che si riunivano per condividere un pasto e dimenticare le rivalità.

Barilla ha evidenziato come il cibo fosse un elemento di coesione, capace di mettere da parte le tensioni e favorire la convivialità. “Non erano solo i membri del team Ferrari a sedersi attorno al tavolo, ma anche piloti di altre squadre”, ha spiegato. “Quando arrivava l’ora di pranzo, gli italiani mettevano giù le chiavi e prendevano le forchette”. Questo sottolinea l’importanza del cibo come strumento di socializzazione e come modo per rilassarsi prima di affrontare le sfide della competizione.

Il potere del cibo nella comunità dei piloti

La campagna ‘Tastes like Family’ mira a trasmettere il messaggio che il buon cibo non è solo nutrimento, ma anche un modo per creare momenti di tranquillità e gioia. Barilla ha affermato che “il buon cibo attrae e distrae, ti fa dimenticare ansie e stress”. Durante il tempo trascorso a tavola, i piloti possono immergersi in un’altra dimensione, godendo della compagnia reciproca e dell’atmosfera serena che il cibo porta con sé.

La cucina italiana, con la sua ricchezza di sapori e tradizioni, rappresenta un simbolo di convivialità. Barilla ha concluso dicendo che “la cucina italiana è questo”, enfatizzando come il cibo possa creare legami e ricordi indimenticabili. La campagna non solo celebra la tradizione culinaria italiana, ma si propone anche di rafforzare il senso di comunità tra i piloti e i tifosi, rendendo omaggio a un’epoca in cui la Formula 1 era caratterizzata da un’atmosfera di amicizia e condivisione.

L’evento di Monza ha quindi rappresentato non solo una competizione sportiva, ma anche una celebrazione di valori che trascendono il mondo delle corse, portando alla luce l’importanza della convivialità e della tradizione culinaria.

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