Putin mette in guardia l’Occidente: “Le truppe straniere in Ucraina saranno obiettivi”

Lorenzo Di Bari

Settembre 6, 2025

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha lanciato un avvertimento chiaro riguardo la presenza di truppe occidentali in Ucraina, sottolineando che qualsiasi esercito schierato nel territorio ucraino sarebbe considerato un bersaglio “legittimo” per le forze armate russe. Questa dichiarazione è giunta dopo che, giovedì 2 ottobre 2025, a Parigi, gli alleati ‘Volenterosi’ di Kiev hanno espresso la loro disponibilità a inviare truppe in Ucraina nel caso di un accordo di pace o di tregua con la Russia, per proteggere il Paese da ulteriori aggressioni.

La posizione di Putin sulla presenza militare occidentale

Durante un forum economico tenutosi a Vladivostok, Putin ha affermato: “Se dovessero arrivare delle truppe, soprattutto ora che sono in corso i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi“. Il presidente russo ha aggiunto che l’invio di forze occidentali non favorirebbe una pace duratura. Ha ribadito la sua apertura al dialogo, ma ha espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere un accordo, evidenziando la mancanza di volontà politica da parte ucraina e le difficoltà legali e tecniche.

Putin ha specificato che, secondo la Costituzione ucraina, ogni accordo territoriale deve essere approvato tramite referendum. Inoltre, ha dichiarato che considererebbe la presenza di forze internazionali o della NATO sul suolo ucraino come una minaccia diretta alla Russia. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito questi concetti, affermando che eventuali forze armate nella zona sarebbero considerate obiettivi legittimi. Peskov ha anche chiarito che un accordo di pace sostenibile non richiederebbe la presenza di truppe straniere, sottolineando la necessità di garanzie di sicurezza anche per la Russia.

Zelensky e il dispiegamento di truppe occidentali

In risposta alla situazione, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato il 2 ottobre 2025 che sarebbero “migliaia” le truppe occidentali pronte a essere dispiegate in Ucraina. Durante una conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, Zelensky ha affermato: “Non saranno numeri a una cifra, ma dell’ordine delle migliaia“. Ha precisato, tuttavia, che è ancora prematuro discutere di dettagli specifici riguardo a questo dispiegamento.

Zelensky ha continuato affermando: “Putin non vuole porre fine a questo conflitto, questo è un dato di fatto“. Durante un intervento in videoconferenza al Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha evidenziato che la Russia ha cercato questa guerra fin dall’inizio e che l’Ucraina si è difesa con determinazione, ringraziando i leader europei e le loro nazioni per il supporto ricevuto.

Il monito di Trump agli alleati

Dall’altra parte dell’oceano, il presidente americano, Donald Trump, ha lanciato un avvertimento chiaro riguardo alla guerra in Ucraina, affermando che “la guerra deve finire o sarà l’inferno“. Durante una dichiarazione rilasciata dallo Studio Ovale, Trump ha sottolineato che se il conflitto dovesse continuare, le conseguenze ricadrebbero su altri. Ha definito la situazione attuale come una “vergogna” e ha espresso il desiderio di porre fine alla guerra.

Trump ha assicurato che gli Stati Uniti continueranno a supportare l’Ucraina, dichiarando: “Aiuteremo l’Ucraina, vogliamo salvare vite, faremo qualcosa“. Ha anche sottolineato che i Paesi europei sono i più interessati a vedere la fine del conflitto e saranno i primi a prendere misure per garantire la sicurezza dell’Ucraina.

La situazione in Ucraina continua a essere complessa e delicata, con le dichiarazioni di leader mondiali che riflettono le tensioni in atto e le diverse posizioni riguardo a un possibile accordo di pace.

×