In un’intervista trasmessa in diretta da Cernobbio, durante il forum Teha, l’amministratore delegato di BnL, Elena Goitini, ha affrontato le sfide e le opportunità che l’Italia deve affrontare nel contesto economico attuale. Il 6 settembre 2025, Goitini ha sottolineato l’importanza di aumentare l’attrattività del Paese, evidenziando però come la rigidità delle forme contrattuali e i salari rappresentino ostacoli significativi per la crescita e l’espansione oltre i confini nazionali.
Le sfide delle nuove generazioni
Durante il suo intervento, Goitini ha messo in evidenza la necessità di costruire un ponte generazionale, affermando che l’Italia deve affrontare un problema legato alla mancanza di connessione tra le diverse generazioni. “Dobbiamo trovare la capacità di creare staffette generazionali“, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di integrare le nuove tecnologie nel mondo del lavoro. L’ad di Bnl ha richiamato l’attenzione su un aspetto cruciale: il gap di competenze tra i giovani, che va dalla scarsa percentuale di laureati all’abbandono scolastico e alla povertà educativa.
Goitini ha proposto un cambio di paradigma, suggerendo che le nuove generazioni non dovrebbero essere viste solo come statistiche, ma come “risorse reali” da ascoltare e coinvolgere attivamente. Questo approccio potrebbe portare a soluzioni più attrattive e adatte alle esigenze dei giovani, creando un ambiente lavorativo più stimolante e inclusivo.
Il digital divide e l’attrattività del Paese
Un altro punto cruciale sollevato da Goitini riguarda il differenziale digitale presente in Italia. L’amministratore delegato ha affermato che il Paese non può permettersi di rimanere indietro, e che ci sono ampie aree di miglioramento da esplorare. “È necessario integrare la tecnologia nel ridisegno dei processi produttivi in tutti i settori”, ha spiegato, sottolineando che per affrontare questa sfida è fondamentale investire in competenze.
Secondo Goitini, il futuro deve essere caratterizzato da una sinergia tra l’essere umano e la macchina, in modo da colmare il gap competitivo dell’Italia. Tuttavia, ha avvertito che per raggiungere questo obiettivo è necessario muoversi in un contesto regolato, evitando un’eccessiva burocrazia che potrebbe ostacolare il progresso.
Ostacoli economici e opportunità di crescita
Nonostante il riconoscimento di un maggiore livello di attrattività del Paese, Goitini ha evidenziato due freni principali: la rigidità delle forme contrattuali e i salari. Questi fattori, combinati, creano una situazione che limita la capacità dell’Italia di prosperare e di competere a livello internazionale. L’ad di Bnl ha concluso il suo intervento sottolineando che per favorire un’ascesa più agevole al di fuori dei confini nazionali è necessario affrontare e risolvere queste problematiche.
Il messaggio di Goitini è chiaro: per promuovere una crescita sostenibile e duratura, l’Italia deve investire nel capitale umano, modernizzare le sue strutture e creare un ambiente di lavoro più flessibile e reattivo alle esigenze delle nuove generazioni.