Gaza City, l’Idf invita i cittadini a trasferirsi a sud della Striscia. Msf lancia allerta: “Migliaia di civili in pericolo”

Marianna Ritini

Settembre 6, 2025

Il 6 settembre 2025, l’Esercito di Difesa Israeliano (Idf) ha emesso un ordine urgente per gli abitanti di Gaza City, invitandoli a evacuare la città in previsione di un imminente attacco di terra. Le autorità israeliane hanno designato due aree come “zone umanitarie” per accogliere i civili in fuga, precisamente ad Al-Mawasi e Khan Younis. Secondo le stime delle Nazioni Unite, circa un milione di persone si trovano ancora nella zona di Gaza City, creando una situazione di emergenza.

Ordine di evacuazione a Gaza city

Le Idf hanno comunicato che, a partire da oggi, gli abitanti di Gaza City devono dirigersi verso la zona costiera di Al-Mawasi, che è stata ufficialmente dichiarata come area umanitaria. Il colonnello Avihai Adraee, portavoce dell’esercito israeliano per la comunità araba, ha diffuso il messaggio sui social media, esortando la popolazione a muoversi rapidamente verso il sud della Striscia di Gaza. “Cogliete l’occasione per recarvi senza indugio nella zona umanitaria e unirvi alle migliaia di persone che vi si sono già andate”, ha scritto il portavoce.

Questa decisione si inserisce nel contesto dell’Operazione ‘Carri di Gedeone B’, che mira a conquistare le roccaforti di Hamas a Gaza. Le Idf hanno annunciato anche l’istituzione di un’altra zona umanitaria a Khan Younis, dove saranno disponibili infrastrutture essenziali come ospedali da campo e impianti di desalinizzazione. La fornitura di cibo, tende, medicinali e attrezzature mediche sarà coordinata con l’agenzia Cogat, responsabile delle attività civili nei Territori.

Situazione critica a Gaza

L’Onu ha lanciato un allerta riguardo a un potenziale “disastro” umanitario, avvertendo che la situazione a Gaza City potrebbe deteriorarsi ulteriormente con l’espansione dell’offensiva israeliana. Le organizzazioni umanitarie, tra cui Medici Senza Frontiere (Msf), continuano a fornire assistenza medica ai feriti, mentre gli ospedali sono sovraffollati e in condizioni critiche. Esperanza Santos, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza, ha denunciato l’intensificarsi della campagna militare israeliana, con bombardamenti incessanti che hanno devastato interi quartieri.

Santos ha descritto una situazione di panico tra la popolazione, che si trova a fronteggiare attacchi aerei sia di giorno che di notte. “Abbiamo visto interi quartieri distrutti, senza praticamente alcun edificio rimasto in piedi”, ha dichiarato. Le unità di terapia intensiva materna e neonatale sono in grande difficoltà, con un numero crescente di pazienti e risorse sempre più limitate.

Impatto umanitario e sfide per la popolazione

La coordinatrice di Msf ha evidenziato che poche persone riescono a spostarsi verso sud, principalmente a causa dei costi elevati dei trasporti. Anche nelle zone designate come sicure, la popolazione non è al riparo dagli attacchi. Molti rimangono a Gaza City per mancanza di alternative, intrappolati in una situazione di caos e confusione. “L’offensiva israeliana su Gaza City deve essere fermata immediatamente”, ha esortato Santos, sottolineando la necessità di una risposta urgente alla crisi umanitaria.

Le Idf hanno ribadito il loro impegno a garantire assistenza umanitaria, collaborando con l’Onu e altre organizzazioni internazionali, ma la realtà sul terreno continua a essere drammatica, con un numero crescente di sfollati e feriti. La situazione richiede attenzione immediata e azioni concrete per prevenire un ulteriore aggravamento della crisi a Gaza City.

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