Il direttore di Green Power e Thermal Generation di Enel, Salvatore Bernabei, ha partecipato oggi, 6 settembre 2025, al Forum di Cernobbio, dove ha presentato un importante studio sull’energia idroelettrica, realizzato in collaborazione con Teha. Durante il suo intervento, Bernabei ha messo in evidenza l’importanza di un approccio innovativo per rilanciare gli investimenti nel settore, sottolineando il potenziale del modello di partenariato Pubblico-Privato.
Il modello di partenariato pubblico-privato
Bernabei ha dichiarato che il project financing rappresenta una delle soluzioni più promettenti per incentivare gli investimenti nell’energia idroelettrica. Ha suggerito, come alternativa, la possibilità di una “quarta via”, che prevede la riassegnazione delle concessioni agli attuali concessionari, a condizione che venga presentato un piano industriale che garantisca un equilibrio nell’attuale assetto dei canoni. Secondo il direttore di Enel, tali misure potrebbero aumentare gli investimenti fino a 16 miliardi di euro, generando nuovi posti di lavoro e incrementando la produzione idroelettrica fino al 10%.
Le conseguenze di un’attesa prolungata
Bernabei ha messo in guardia sui rischi legati a un’assenza di decisioni tempestive. Ha avvertito che un ritardo nell’attuazione del piano di investimenti potrebbe allungare i tempi di realizzazione fino a 6 anni, con ripercussioni negative su tutto il sistema energetico. Ha sottolineato come l’energia idroelettrica sia caratterizzata da costi fissi significativi e necessiti di elevate competenze tecniche, oltre a richiedere ingenti capitali sia per l’investimento iniziale che per la manutenzione. I canoni, negli ultimi anni, sono aumentati fino a sei volte, aggravando ulteriormente la situazione.
La variabilità della produzione idroelettrica
Bernabei ha evidenziato che la produzione di energia idroelettrica è soggetta a una notevole variabilità , influenzata da periodi di siccità sempre più frequenti. Questo fattore impatta significativamente sulla capacità produttiva. Nonostante ciò, ha voluto sottolineare che l’Italia non è un Paese chiuso alla concorrenza nel settore energetico, poiché conta oltre 700 operatori attivi nel mercato. Tuttavia, ha avvertito che l’assenza di un quadro normativo armonizzato a livello europeo potrebbe esporre l’Italia a speculazioni, mettendo a rischio la sicurezza energetica nazionale.
La stabilità della rete elettrica
Infine, Bernabei ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza della flessibilità e programmabilità dell’energia idroelettrica per garantire la stabilità della rete elettrica. Ha ricordato che l’Italia possiede una delle reti più efficienti d’Europa, con costi per l’utente finale tra i più contenuti. La capacità di adattarsi alle esigenze del mercato e di garantire un approvvigionamento energetico sicuro è fondamentale per il futuro del Paese.