Il presidente di Utilitalia e di Iren, Luca Dal Fabbro, ha rilasciato dichiarazioni significative durante un collegamento con Adnkronos, avvenuto il 6 settembre 2025, dal forum Teha di Cernobbio. In questo contesto, ha sottolineato l’importanza di un approccio strategico per affrontare le sfide legate alle risorse idriche nel nostro Paese. Dal Fabbro ha affermato che è fondamentale “difendere gli interessi nazionali” e rendere l’Italia autonoma nella gestione dell’acqua, un bene essenziale per la vita e il benessere della popolazione.
Investimenti per la resilienza del sistema idrico
Luca Dal Fabbro ha lanciato un appello per un “Piano Marshall dell’acqua“, un’iniziativa che potrebbe non solo migliorare la qualità dell’acqua in Italia, ma anche rendere l’industria nazionale più competitiva. Secondo il presidente, investire in infrastrutture idriche non è solo una questione di sostenibilità ambientale, ma anche di crescita economica. “Investire nell’acqua significa risparmiare e far lavorare le imprese, contribuendo così a un incremento del PIL“, ha dichiarato Dal Fabbro, evidenziando la necessità di un impegno significativo da parte del governo.
Il presidente ha ricordato che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) aveva previsto un finanziamento di circa 1 miliardo all’anno per la sicurezza del sistema idrico. Tuttavia, secondo le stime di Utilitalia, per rendere l’Italia autosufficiente in questo settore sarebbero necessari circa 6 miliardi all’anno. Questo investimento non solo garantirebbe la sicurezza idrica, ma contribuirebbe anche a ridurre il rischio idrogeologico, un problema sempre più pressante in molte regioni italiane.
Il ruolo strategico dell’idroelettrico
Nel suo intervento, Dal Fabbro ha anche sottolineato l’importanza dell’energia idroelettrica, definendola un “bene strategico” da preservare. Ha messo in evidenza il valore delle multiutility, che gestiscono queste risorse con competenza e responsabilità da decenni. Il presidente ha citato l’accordo recente tra la Francia e la Commissione Europea riguardo all’idroelettrico come un modello da seguire. “In Francia, è stato trovato un compromesso che tutela sia i produttori che i consumatori, e anche in Italia è fondamentale arrivare a una soluzione sulle concessioni idroelettriche che garantisca continuità gestionale”, ha aggiunto.
Dal Fabbro ha evidenziato come una gestione efficiente e sostenibile nel tempo delle risorse idriche possa contribuire a una maggiore sicurezza energetica per il Paese. Ha ribadito che è essenziale trovare un equilibrio tra liberalizzazione e protezione degli interessi nazionali, per garantire la sicurezza e la sostenibilità delle risorse idriche.
Indipendenza energetica e infrastrutture
Rispondendo a una domanda riguardo all’indipendenza energetica, tema sollevato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento, Dal Fabbro ha spiegato che l’Europa è ancora fortemente dipendente dalle importazioni di energia. Questa situazione richiede infrastrutture capaci di garantire un approvvigionamento sicuro sia in tempo di pace che di crisi. “Abbiamo bisogno di una maggiore ridondanza nelle infrastrutture, per assicurarci che l’energia necessaria sia sempre disponibile”, ha concluso.
Le dichiarazioni di Luca Dal Fabbro evidenziano quindi l’urgenza di un piano strategico per il settore idrico e energetico, che possa garantire non solo la sicurezza delle risorse, ma anche un futuro sostenibile per l’industria italiana e per i cittadini.