Alaska: tragico incidente per il ricercatore italiano Riccardo Pozzobon

Marianna Ritini

Settembre 6, 2025

Una tragica notizia ha colpito la comunità scientifica italiana: il 6 settembre 2025, il ricercatore Riccardo Pozzobon ha perso la vita durante una missione di ricerca in Alaska. Pozzobon, 40 anni, stava studiando il ghiacciaio Mendenhall quando è stato travolto da un’improvvisa ondata di acqua di fusione mentre riempiva la sua borraccia.

La missione di ricerca di Pozzobon

Riccardo Pozzobon si trovava in Alaska per un progetto ambizioso volto a esplorare i segreti dei ghiacciai e le potenziali analogie con corpi celesti come Europa ed Encelado. Secondo quanto riportato dal Dipartimento di Geoscienze, il suo lavoro si concentrava sull’analisi delle caratteristiche dei ghiacciai, elementi cruciali per comprendere la geologia di altri mondi. Purtroppo, il 2 settembre, mentre era impegnato in questa missione, è stato inghiottito da un corso d’acqua di fusione glaciale. Nonostante gli sforzi delle squadre di soccorso, le ricerche per ritrovarlo sono continuate per diversi giorni senza esito positivo.

Le reazioni alla tragedia

La notizia della scomparsa di Pozzobon ha suscitato un forte dolore non solo tra i familiari e gli amici, ma anche tra i colleghi e gli studenti che lo hanno conosciuto. Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, ha espresso il suo cordoglio, definendo l’accaduto una “tragedia che tocca profondamente una famiglia e scuote l’intera comunità scientifica”. Bernini ha sottolineato la passione e la dedizione di Pozzobon per la sua professione, descrivendo il suo sorriso e la curiosità che caratterizzava il suo approccio alla ricerca.

Il ricordo di Pozzobon

Riccardo Pozzobon era un professionista stimato, noto per il suo impegno nella ricerca scientifica e per la sua capacità di ispirare gli altri. Le immagini di Pozzobon nei luoghi di ricerca, con il suo sorriso contagioso, rimarranno nel cuore di chi lo ha conosciuto. La sua perdita rappresenta una grande perdita per il mondo accademico e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. La comunità scientifica di Padova e dell’intero Paese si unisce nel ricordo di un uomo che ha dedicato la sua vita alla scoperta e alla conoscenza.

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