L’artista Piero Pelù si è recentemente presentato al Lido di Venezia per svelare il suo docufilm intitolato “Piero Pelù. Rumore dentro“, il cui titolo internazionale è “Noise Inside. Don’t call me a Rock Star“. Questo evento ha avuto luogo il 5 settembre 2025, all’interno della cornice prestigiosa della 82esima Mostra del Cinema di Venezia, dove il film è stato proiettato in anteprima fuori concorso. Pelù ha condiviso con i giornalisti l’importanza di rimanere connessi alla realtà, sottolineando la necessità di raccontare storie autentiche.
Un viaggio personale e artistico
Il docufilm, diretto dal regista Francesco Fei, offre uno sguardo intimo sulla vita di Piero Pelù, esplorando un periodo cruciale della sua esistenza. Dopo un incidente avvenuto nel 2022 che ha provocato un danno uditivo permanente e un periodo di depressione, l’artista ha trasformato questa esperienza in un’opportunità di rinascita. Il film documenta questo percorso interiore, presentato come un road movie spirituale che si svolge durante un pellegrinaggio in Camargue. Questo viaggio non solo ha dato vita a nuove canzoni, ma ha anche permesso a Pelù di riflettere sui suoi 40 anni di carriera musicale.
Pelù ha descritto il film come uno spaccato di realtà, evidenziando il lavoro di Fei, che è riuscito a entrare nella sua vita con delicatezza, senza invadere la sua intimità. L’artista ha affermato che tutto ciò che appare nel documentario è spontaneo, come se il regista non fosse presente. Francesco Fei, noto per aver realizzato videoclip per artisti di spicco, ha commentato che lavorare a questo progetto ha significato raccontare una storia umana, piuttosto che limitarsi a produrre un contenuto commerciale.
Un messaggio di attualità
Piero Pelù ha anche colto l’occasione per esprimere la sua posizione su questioni sociali e politiche, mostrando al Lido la bandiera della pace e quella della Palestina. L’artista ha sottolineato l’importanza di avere accesso a immagini autentiche riguardanti le crisi in corso, come quelle in Palestina, Cisgiordania e Gaza. Ha lamentato la scarsità di notizie sui conflitti in Sudan e Congo, mentre ha evidenziato la prevalenza di notizie dall’Ucraina.
Le sue parole evidenziano come le immagini non filtrate possano offrire una visione più veritiera rispetto a quella proposta dai mass media, che spesso distorcono la realtà. Pelù ha ribadito la sua volontà di ancorarsi a queste verità e ha sottolineato l’importanza di un documentario che mira a mostrare la realtà delle cose, piuttosto che un’immagine idealizzata o manipolata.
Il docufilm “Rumore dentro” sarà disponibile nelle sale cinematografiche italiane il 10, 11 e 12 novembre 2025, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in un racconto profondo e significativo.