L’analisi di De Bortoli: “Sosteniamo l’Unione europea, focus sul debito”

Franco Fogli

Settembre 5, 2025

Durante il Forum di Cernobbio, tenutosi il 5 settembre 2025, Ferruccio De Bortoli, presidente della Fondazione Corriere della Sera, ha preso parte a una diretta di Adnkronos, affrontando questioni cruciali legate all’equilibrio economico tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. L’evento, che si è svolto a Villa d’Este, ha visto l’editorialista mettere in luce le problematiche di una possibile crisi del debito e il rapporto di dipendenza dell’Unione Europea rispetto agli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump.

Il rapporto tra Unione europea e stati uniti

De Bortoli ha sottolineato come l’Unione Europea si trovi in una posizione di vulnerabilità rispetto agli Stati Uniti, evidenziando una mancanza di difesa delle proprie posizioni. Ha citato un episodio specifico in cui il consigliere economico di Trump, Aaron Hedlund, ha deriso le posizioni europee, mettendo in discussione la capacità dell’Europa di sostenere le proprie ragioni. Secondo De Bortoli, è essenziale che l’Unione Europea inizi a valorizzare i propri successi e a difendere ciò che ha realizzato, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sugli errori del passato.

L’editorialista ha esortato a una maggiore consapevolezza riguardo alla forza dell’Unione Europea, richiamando l’attenzione sulla risposta collettiva alla pandemia e sulla compattezza mostrata in seguito all’invasione dell’Ucraina. Questi eventi, secondo De Bortoli, dimostrano che l’Europa possiede risorse e capacità di reazione che meritano di essere riconosciute e valorizzate.

Le preoccupazioni per il debito

Un tema centrale del suo intervento è stato il rischio di una nuova crisi del debito, non solo per l’Europa ma anche per gli Stati Uniti. De Bortoli ha espresso preoccupazione per la mancanza di consapevolezza riguardo alla gravità della situazione economica attuale. Ha messo in evidenza che sia l’Europa che gli Stati Uniti si trovano ad affrontare deficit e debiti elevati, con l’economista premio Nobel Joseph Stiglitz che ha avvertito della possibilità di una crisi del debito americano, con proiezioni che indicano un debito che potrebbe raggiungere il 200%.

L’editorialista ha avvertito che il tema del debito è stato trascurato in ambito politico, nonostante le sue implicazioni potenzialmente devastanti. Ha avvertito che la questione del debito sovrano non deve essere considerata un problema secondario, poiché potrebbe riemergere come una seria emergenza. De Bortoli ha anche richiamato l’attenzione sul debito crescente dell’Italia, sottolineando che una crisi del debito in Europa colpirebbe in modo particolare i paesi con una maggiore esposizione economica, come l’Italia.

Il suo intervento ha offerto spunti di riflessione sull’importanza di affrontare queste sfide con una visione chiara e una strategia ben definita, per garantire un futuro stabile e prospero per l’Unione Europea e per i suoi stati membri.

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