Il 5 settembre 2025, la scoperta di un musical inedito di David Bowie ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di musica e cultura. Questo progetto, intitolato “The Spectator”, è stato trovato nel suo studio privato a New York, rimasto intatto dal giorno della sua morte nel 2016. La rivelazione è avvenuta grazie agli archivisti del Victoria and Albert Museum di Londra, che stavano catalogando i suoi effetti personali.
Un tesoro nascosto nello studio di Bowie
Quando David Bowie è scomparso, ha lasciato un’eredità artistica straordinaria, culminata nel suo ultimo album “Blackstar”. Tuttavia, a quasi dieci anni dalla sua morte, la scoperta di “The Spectator” ha aperto un nuovo capitolo nella sua carriera. Questo musical, rimasto segreto fino ad oggi, è stato rinvenuto chiuso a chiave, e nessuno dei collaboratori di Bowie era a conoscenza della sua esistenza. I dettagli emersi dai vari post-it e appunti manoscritti rivelano un’opera complessa, che affronta temi come la giustizia e la criminalità urbana in una Londra storica e vivace.
Il contenuto e l’ispirazione di “The Spectator”
La BBC ha riportato che “The Spectator” trae ispirazione dall’omonimo periodico satirico pubblicato a Londra tra il 1711 e il 1712. Attraverso le note di Bowie, emergono personaggi storici come Jack Sheppard e Jonathan Wild, personaggi emblematici della società georgiana. Le sue annotazioni rivelano un’intenzione di esplorare anche gli aspetti più crudi della vita sociale dell’epoca. Una nota in particolare menziona “chirurghi che si contendono i cadaveri dopo un’impiccagione pubblica”, evidenziando la sua volontà di rappresentare la realtà con un occhio critico.
Nel 2002, Bowie aveva espresso il desiderio di scrivere per il teatro, e “The Spectator” potrebbe rappresentare il tentativo di realizzare quel sogno. Le sue note, contenute in un taccuino blu contrassegnato dalla scritta “Spectator”, mostrano una struttura musicale ancora in fase embrionale ma con idee chiare. Tra le annotazioni, Bowie aveva persino assegnato voti agli articoli dell’originale “Spectator”, suggerendo l’intenzione di trasformarli in sottotrame teatrali.
Il futuro di “The Spectator” e il David Bowie Centre
Il musical incompiuto di Bowie sarà esposto al nuovo David Bowie Centre presso il Victoria and Albert East Storehouse, che aprirà il 13 settembre 2025 a Hackney Wick. Insieme a “The Spectator”, saranno presentati oltre 90.000 oggetti della sua collezione personale, tra cui costumi di scena, testi autografi e materiali mai mostrati al pubblico. La curatrice Madeleine Haddon ha sottolineato l’importanza di questo progetto nel contesto dell’arte come strumento di critica sociale, evidenziando come Bowie abbia sempre cercato di superare i confini di genere e forma.
Il David Bowie Centre rappresenta un’opportunità unica per i giovani creativi di trarre ispirazione non solo dalle opere di Bowie, ma anche dai suoi metodi di lavoro. La possibilità di consultare l’intero archivio su prenotazione permetterà a studiosi e appassionati di immergersi nei meccanismi creativi di un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica e nella cultura contemporanea.