Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto che modifica l’esame di maturità, introducendo cambiamenti significativi per gli studenti e i docenti. Tra le novità più rilevanti, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato che chi non si presenta all’orale o non svolge correttamente la prova sarà considerato bocciato. Questa riforma, presentata il 4 settembre 2025, mira a rendere l’esame finale più serio e strutturato.
Novità sulle materie dell’esame
Il decreto stabilisce che a gennaio verranno selezionate quattro materie che costituiranno il fulcro della verifica orale. Valditara ha evidenziato come questa riforma non sia solo di natura terminologica, ma rappresenti un cambiamento profondo nell’approccio all’esame di maturità. La discussione riguardante il documento, che aveva generato ansia tra gli studenti, sarà eliminata, consentendo un esame più sereno. Inoltre, le commissioni d’esame saranno ridotte da sette a cinque membri, una decisione che porterà a risparmi economici. Questi fondi saranno reinvestiti nella formazione dei commissari, garantendo che coloro che saranno coinvolti nell’esame abbiano le competenze necessarie per gestire un momento cruciale per i giovani.
Compensi e assicurazione per i docenti
Il nuovo decreto prevede anche un aumento dei compensi per i commissari di maturità. Grazie ai risparmi generati dalla riduzione delle commissioni, il governo destinerà 15 milioni di euro per estendere l’assicurazione sanitaria ai docenti precari fino al 30 giugno. Già nella precedente legge di bilancio erano stati previsti 65 milioni di euro per i prossimi quattro anni, ora estesi a tutti i precari del sistema scolastico italiano.
Valutazione delle competenze e responsabilità
Con l’introduzione del nuovo esame di maturità, si prevede di considerare non solo le conoscenze e le abilità acquisite, ma anche il grado di autonomia e responsabilità dimostrato dagli studenti durante il loro percorso scolastico. Saranno valutate anche attività extracurriculari, come quelle sportive e culturali, che evidenziano l’impegno e il senso di responsabilità degli studenti.
Riforma dell’alternanza scuola-lavoro
Il decreto approvato oggi modifica anche la terminologia dell’alternanza scuola-lavoro, che da Pcto diventa “formazione scuola-lavoro”. Questa scelta intende sottolineare l’importanza del collegamento tra istruzione e mondo del lavoro nel percorso formativo dei giovani. Inoltre, la riforma del “4 più 2” nell’istruzione tecnico-professionale diventerà obbligatoria, garantendo un’istruzione più diversificata e completa.
Misure di sicurezza per le gite scolastiche
Per garantire la sicurezza durante i viaggi di studio, il decreto prevede che i mezzi di trasporto utilizzati, come i pullman, siano dotati di sistemi di frenata assistita. Valditara ha sottolineato l’importanza di avere mezzi moderni e sicuri per evitare incidenti durante le gite scolastiche.
Investimenti per il personale scolastico
Infine, il ministro ha annunciato la disponibilità di 240 milioni di euro per il contratto del personale della scuola. Questa misura, sebbene una tantum, rappresenta un passo importante per il riconoscimento del lavoro degli insegnanti e del personale educativo.