Un rappresentante delle forze armate israeliane ha condiviso dichiarazioni significative durante una seduta riservata della Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, tenutasi a Tel Aviv il 4 settembre 2025. Il portavoce dell’IDF ha espresso dubbi sull’efficacia della conquista di Gaza City nel costringere Hamas alla resa, sottolineando che la città ha un’importanza simbolica, ma non necessariamente porterà a una capitolazione del gruppo militante.
Il commento è emerso in risposta a una domanda del deputato del Likud, Amit Halevi, il quale ha chiesto se l’occupazione di Gaza City potesse indurre Hamas a cedere. Il rappresentante militare ha chiarito che non era certo che tale azione avrebbe avuto l’effetto desiderato, evidenziando la complessità della situazione.
Israele respinge proposta di Hamas: “È propaganda”
Il governo israeliano ha ufficialmente rifiutato una nuova proposta avanzata da Hamas riguardo a un possibile cessate il fuoco. In una dichiarazione, le autorità israeliane hanno ribadito le loro condizioni per porre fine al conflitto in corso. Hamas ha affermato di essere disposto a raggiungere un “accordo globale” per la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani, in cambio della liberazione di un numero concordato di prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Questa dichiarazione è stata fatta in seguito a un post del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha esortato Hamas a “restituire immediatamente tutti i 20 ostaggi”.
L’ufficio del primo ministro israeliano ha specificato che la guerra potrebbe terminare immediatamente a condizione che vengano soddisfatte cinque requisiti fondamentali: il rilascio di tutti gli ostaggi, il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, il controllo della sicurezza israeliana a Gaza e l’istituzione di un’amministrazione civile alternativa che non promuova il terrorismo. Queste condizioni, secondo il governo di Netanyahu, sono necessarie per prevenire un nuovo riarmo di Hamas e per evitare che si ripetano attacchi come quello del 7 ottobre.
Il parente degli ostaggi: “Sembra che Hamas voglia accordo più di Israele”
Liran Berman, fratello di due ostaggi, Gali e Ziv Berman, ha espresso il suo punto di vista riguardo alla situazione attuale. Intervistato da Ynet News, ha dichiarato di essere confuso dalle recenti dichiarazioni e ha suggerito che Hamas sembri desiderare un accordo più del governo israeliano. Berman ha affermato che, sebbene non si fidi di Hamas, l’impressione attuale è che il gruppo stia cercando di restituire gli ostaggi, mentre il governo israeliano stia creando ostacoli.
Herzog oggi dal Papa
Il presidente israeliano, Isaac Herzog, è atteso oggi in Vaticano per un incontro con Papa Francesco, previsto per le 10. Durante questo faccia a faccia, Herzog discuterà vari temi, tra cui gli sforzi per il rilascio degli ostaggi, la lotta contro l’antisemitismo globale e la protezione delle comunità cristiane in Medio Oriente. Il portavoce di Herzog ha confermato che, dopo l’incontro con il Papa, il presidente si recherà da Pietro Parolin, segretario di Stato. Prima di rientrare in Israele nel pomeriggio, Herzog visiterà anche l’Archivio e la Biblioteca Vaticana.