Venezia: 100 grandi fotografie in Piazza San Marco esplorano i ‘viaggi invisibili’

Marianna Ritini

Settembre 3, 2025

Nel cuore di Venezia, precisamente in piazza San Marco, ha preso vita un nuovo progetto artistico di grande rilevanza sociale. A partire da mercoledì 3 settembre 2025 e fino a domenica 7 settembre, la facciata delle Procuratie diventa palcoscenico per l’installazione “Dreams in Transit”, curata dalla Art for Action Foundation. Questa opera pubblica, composta da 100 ritratti fotografici in bianco e nero di rifugiati, è caratterizzata da un forte impatto visivo ed emotivo. I soggetti ritratti, tutti immortalati di spalle, condividono un’unica direzione di sguardo, rompendo con la tradizionale frontalità del ritratto e invitando gli spettatori a unirsi simbolicamente al loro viaggio.

Un’inaugurazione significativa

La presentazione ufficiale dell’installazione ha visto la partecipazione di Amandine Lepoutre, presidente di Art for Action, Gabriele Galateri di Genola, presidente della Fondazione The Human Safety Net, ed Emma Ursich, Ceo di The Human Safety Net. L’evento ha attratto anche diverse organizzazioni non governative e rifugiati ritratti nelle fotografie, creando un’atmosfera di condivisione e consapevolezza. Durante l’incontro, Lepoutre ha sottolineato l’importanza dell’arte come strumento per affrontare temi cruciali come l’identità e l’inclusione sociale.

Un messaggio di inclusione

La Fondazione The Human Safety Net ha espresso il suo orgoglio nel collaborare con Art for Action per realizzare “Dreams in Transit”. L’iniziativa si propone di stimolare una riflessione profonda sui temi dell’identità e dell’appartenenza, evidenziando il desiderio universale di inclusione. L’organizzazione si impegna a supportare i rifugiati non solo durante la fase di migrazione, ma anche nel processo di integrazione successivo, cercando di offrire opportunità concrete per il loro futuro.

Il programma per i rifugiati

La sinergia tra The Human Safety Net e Art for Action si fonda su una visione comune di supporto alle persone vulnerabili. Il programma Per i Rifugiati, lanciato nel 2017, ha già raggiunto oltre 13.000 individui in sei paesi, contribuendo alla creazione di più di 650 start-up e generando oltre 1.500 posti di lavoro, grazie alla cooperazione con 30 ONG. Questo programma non solo promuove l’imprenditorialità, ma offre anche formazione professionale, essenziale per facilitare l’integrazione dei rifugiati nella società.

Un viaggio condiviso attraverso l’arte

L’installazione “Dreams in Transit” non si limita a presentare fotografie, ma invita gli osservatori a diventare parte di un grande racconto collettivo. La scelta di ritrarre i soggetti di spalle è un gesto che amplifica il messaggio di inclusione e di partecipazione, rendendo il pubblico partecipe di un ideale viaggio. Questo progetto mira a restituire visibilità a coloro che spesso vivono nell’ombra, creando un legame tra l’arte e le esperienze di vita dei migranti.

Un progetto che si estende oltre l’installazione

Oltre all’installazione, “Dreams in Transit” comprende anche una mostra collettiva inaugurata l’8 maggio 2025, in occasione della 19/a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, presso La Casa di The Human Safety Net. Questa mostra, visitabile fino al 15 marzo 2026, presenta opere di artisti come Ange Leccia, Lorraine de Sagazan, Anouk Maugein, Leila Alaoui e Sarah Makharine. Quest’ultima ha realizzato “Echos of Dreams”, un’opera sonora che permette ai visitatori di ascoltare le storie e le speranze dei rifugiati ritratti.

“Dreams in Transit” rappresenta quindi un invito a riflettere sulla complessità dell’esperienza umana legata alla migrazione, ponendo in evidenza temi come l’identità e l’appartenenza. L’installazione e le opere esposte all’interno della Casa di The Human Safety Net creano un racconto multiforme, dando voce ai sogni e alle storie di chi ha affrontato il viaggio della migrazione.

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