Incertezze su Europa e Stati Uniti: la trasformazione dei mercati finanziari

Franco Fogli

Settembre 3, 2025

Gli analisti finanziari mettono in luce l’importanza della stabilità politica come elemento cruciale per attrarre investimenti, con un focus particolare sui Paesi emergenti. Questa situazione è emersa chiaramente il 3 settembre 2025, quando il contesto politico globale ha iniziato a influenzare significativamente le scelte degli investitori.

La stabilità politica e il suo impatto sui mercati finanziari

La stabilità politica si rivela un fattore determinante nell’orientare le decisioni degli investitori sui mercati finanziari. In un clima di incertezze, gli investitori tendono a cercare opportunità in contesti ritenuti più sicuri. Attualmente, i Paesi emergenti sembrano offrire maggiori garanzie rispetto a regioni come l’Europa, dove la situazione in Francia solleva preoccupazioni e negli Stati Uniti, dove l’atteggiamento di Donald Trump nei confronti della Federal Reserve suscita inquietudine. Gli esperti concordano nel delineare una nuova mappa dei mercati finanziari, evidenziando che i Paesi emergenti stanno guadagnando terreno.

Le prospettive dei mercati emergenti

Ygal Sebban, Investment Director di GAM, sottolinea come i mercati emergenti stiano mostrando una crescente disciplina macroeconomica e resilienza. Sebban prevede che entro il 2035 questi mercati contribuiranno per circa il 65% alla crescita economica globale, con nove di essi tra le venti maggiori economie del mondo. La salute fiscale di queste nazioni è nettamente più solida, con un rapporto medio tra debito pubblico e PIL che si attesta poco sopra il 60%, rispetto a oltre il 100% dei mercati sviluppati. Questo scenario mette in evidenza il crescente fascino dei Paesi emergenti per gli investitori.

Le sfide economiche degli Stati Uniti

Alessio Garzone, Portfolio Manager di Gamma Capital Markets, avverte che l’attenzione non dovrebbe focalizzarsi solo sul Job Report del 5 settembre, ma piuttosto sulla revisione delle buste paga del Bureau of Labour Statistics attesa per il 9 settembre. Questa revisione potrebbe apportare modifiche significative ai dati occupazionali, influenzando la percezione del mercato del lavoro. Garzone suggerisce che una debolezza marcata potrebbe spingere la Federal Reserve a considerare un “jumbo cut” dei tassi di interesse, con conseguenze immediate sui mercati, che potrebbero reagire inizialmente con entusiasmo, ma successivamente interpretare la manovra come un segnale di fragilità economica.

Il caso Francia e le sue ripercussioni

La situazione in Francia continua a pesare sui mercati europei. Il Primo Ministro Bayrou ha recentemente richiesto un voto di fiducia sul bilancio, una mossa che potrebbe portare alla caduta della sua coalizione. Non si prevedono elezioni anticipate, ma è probabile che venga nominato un nuovo Primo Ministro per gestire una legge di bilancio in accordo con le varie forze politiche. Secondo il Global Credit Team di Algebris Investments, il deterioramento delle finanze pubbliche francesi è evidente, con un rapporto debito/PIL già elevato e destinato a crescere ulteriormente.

Le prospettive per il mercato azionario

Alberto Tocchio, responsabile di Global Equity e Thematics di Kairos Partners SGR, esprime un cauto ottimismo riguardo all’Europa e agli Stati Uniti. Nonostante le tensioni interne in Europa e la crisi politica in Francia, il mercato azionario ha mostrato resilienza. L’S&P 500 ha superato i 6.500 punti, registrando un incremento del 30% dai minimi di aprile. Tocchio osserva che agosto, solitamente considerato un mese di pausa estiva, ha visto una riorganizzazione significativa dei portafogli, suggerendo che i prossimi sviluppi potrebbero rivelarsi cruciali.

La situazione attuale richiede un’attenta osservazione delle dinamiche politiche ed economiche globali, poiché i rischi potrebbero amplificarsi o, al contrario, le resilienze potrebbero perdurare nel tempo.

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