Questa mattina, presso il Tribunale di Tempio Pausania, si è dovuta interrompere l’udienza relativa al processo per presunto stupro di gruppo che coinvolge Ciro Grillo e tre suoi amici, a causa di un grave lutto che ha colpito il presidente del collegio, Marco Contu. La sentenza, inizialmente attesa per oggi, è stata rinviata al 22 settembre 2025. La Procura ha richiesto una condanna di nove anni per i quattro imputati, accusati di violenza nei confronti di una studentessa italo-norvegese.
Il collegio, composto dal giudice Contu e dalla giudice a latere Marcella Pinna, avrebbe dovuto ascoltare le ultime controrepliche della difesa prima di ritirarsi in camera di consiglio per deliberare sulla sentenza. Tuttavia, la decisione di rinviare l’udienza è stata presa in seguito alla notizia della morte del figlio di Contu, avvenuta la notte scorsa.
Rinviata l’udienza al 22 settembre
La nuova data dell’udienza è fissata per il 22 settembre 2025, con inizio alle 10.30. In questa occasione, le difese avranno la possibilità di presentare le loro ultime argomentazioni prima che i giudici prendano una decisione definitiva. La giudice Pinna ha comunicato il rinvio, esprimendo le proprie condoglianze al presidente del collegio.
L’udienza di oggi, che avrebbe dovuto concludere un lungo processo, ha visto la Procura richiedere la condanna a nove anni per Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Il caso ha suscitato un notevole interesse mediatico e ha sollevato dibattiti sull’argomento della violenza di genere, evidenziando l’importanza di affrontare tali questioni in modo serio e tempestivo.
L’interruzione del processo ha lasciato in attesa le parti coinvolte, compresa la vittima, che ha cercato giustizia per l’episodio avvenuto nel 2019. La situazione attuale ha portato a riflessioni sulla necessità di garantire un giusto processo, rispettando al contempo i diritti di tutti gli individui coinvolti.
L’udienza di oggi, quindi, si è conclusa in modo inatteso, con l’aspettativa di un nuovo inizio il prossimo mese. La comunità locale e gli osservatori del caso rimangono in attesa di ulteriori sviluppi, mentre il processo continua a mettere in luce la complessità delle dinamiche legate alla giustizia e alla violenza di genere.