La nuova campagna globale di Barilla, intitolata Come in Famiglia, racconta una storia che affonda le radici nella **tradizione culinaria italiana** e nella **storia della Formula 1**. Il protagonista di questo racconto è Pasticcino, il cui vero nome è Luigi Montanini, un ex pasticciere degli anni ’70 che, per caso, si è trovato a cucinare per i **piloti** e i membri del **team** durante le **gare di Formula 1**. La campagna, lanciata il 3 settembre 2025, mira a trasmettere il messaggio che la **pasta** è molto più di un semplice alimento; rappresenta un momento di **convivialità ** e **unione**, anche in un contesto competitivo come quello delle **corse automobilistiche**.
La storia di Pasticcino e l’inizio della tradizione
Luigi Montanini, noto come Pasticcino, ha iniziato la sua avventura nel mondo della **Formula 1** negli anni ’70, in un periodo in cui l’**ospitalità ** nei **paddock** era praticamente inesistente. Con solo due **fornelli** e alcune **pentole**, ha iniziato a preparare piatti di **pasta calda** per **meccanici**, **ingegneri** e **piloti**, creando un’atmosfera di **calore** e **vicinanza**, in un ambiente altrimenti dominato dalla **tensione** e dalla **rivalità **. Pasticcino ha servito i suoi piatti sui **cofani** delle auto e su **tavoli pieghevoli**, trasformando il momento del **pasto** in un’opportunità per **socializzare** e creare **legami** tra persone che altrimenti non si sarebbero mai incontrate.
La sua iniziativa ha rivoluzionato il modo in cui i membri del **team** vivevano le **gare**. Non si trattava solo di **nutrirsi**, ma di condividere momenti di **relax** e di **gioia**. “Tra una gara e l’altra, si sedevano, parlavano e ridevano”, racconta Montanini, sottolineando come il **cibo** fosse un elemento che avvicinava le persone, facendole sentire parte di una grande **famiglia**.
Il messaggio della campagna di Barilla
Ilaria Lodigiani, Chief **Category** and **Marketing Officer** di **Barilla**, ha dichiarato che la scelta di aprire la campagna con la storia di Pasticcino non è casuale. “Vogliamo dimostrare che la **pasta** è molto più di **cibo**. È un modo per creare **vicinanza**, ovunque ci si trovi”. La campagna si propone di mostrare come, anche in un ambiente competitivo come quello della **Formula 1**, il **cibo** possa unire le persone e trasformare **sconosciuti** in una **famiglia**.
Paolo Barilla, Vicepresidente del **Gruppo Barilla** ed ex **pilota** di **Formula 1**, ha enfatizzato l’importanza di questi momenti di **connessione**. “La **Formula 1** è sempre stata un mondo di **rivalità ** e **competizione**, ma c’è spazio per l’**amicizia**. Era il **cibo** a creare quei momenti di **connessione**”, ha spiegato, evidenziando come un semplice piatto di **pasta** potesse far sentire le persone a **casa**, anche lontano da essa.
Un capitolo poco conosciuto della storia culturale italiana
La storia di Pasticcino è più di un semplice **aneddoto**; rappresenta un capitolo poco conosciuto della **cultura italiana**, in cui due icone nazionali, la **pasta** e la **Formula 1**, si intrecciano in modo significativo. Montanini, arrivato nel mondo dei **Gran Premi** nel 1979, ha improvvisato e cucinato per chiunque avesse fame, utilizzando ingredienti semplici e condividendo i **pasti** in modo informale. “Venivano da me come se stessero arrivando a casa della madre”, ha ricordato, descrivendo l’atmosfera che riusciva a creare.
La sua capacità di trasformare un semplice **pasto** in un momento di **condivisione** ha lasciato un segno indelebile nel mondo delle **corse**. “Per un po’, la **pista**, la **rivalità **, la **competizione**, tutto era scomparso. E tutto ciò che contava era un piatto di **pasta** e le **risate** di un momento condiviso”, ha concluso Pasticcino, sottolineando l’importanza di questi attimi di **umanità ** in un contesto altrimenti dominato dalla **pressione** e dalla **competizione**.