Violenza sulle donne: Coop e Fondazione Cecchettin uniscono forze per educazione affettiva

Marianna Ritini

Settembre 2, 2025

Il 2 settembre 2025, a Roma, è stato ufficializzato un importante Protocollo d’Intesa tra Coop e la Fondazione Giulia Cecchettin, finalizzato a promuovere azioni concrete per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la creazione di una cultura del rispetto e dell’educazione affettiva, affrontando le problematiche legate alle relazioni di genere e incentivando relazioni paritarie.

Obiettivi del protocollo d’intesa

Il Protocollo si basa sulla volontà di avviare attività che possano sensibilizzare e formare i dipendenti di Coop, i soci e i consumatori. La campagna è parte integrante della più ampia iniziativa “Dire, fare, amare”, lanciata nel marzo dello stesso anno, che ha fatto emergere, attraverso un’indagine di Nomisma, la necessità di rendere obbligatoria l’educazione alle relazioni nelle scuole. Il 70% degli intervistati ha espresso parere favorevole a questa proposta, sottolineando l’importanza di educare i giovani in merito alle dinamiche relazionali.

Coop, con una rete di 72 imprese cooperative e circa 58.000 dipendenti, si pone come attore centrale in questo progetto, coinvolgendo oltre 6,2 milioni di soci consumatori e 2200 punti vendita, frequentati da 9 milioni di persone settimanalmente. L’obiettivo è costruire un modello formativo replicabile, che possa essere esteso anche ad altre cooperative e realtà del territorio.

Progetto pilota a Padova

Il progetto pilota, che prenderà avvio il 30 settembre 2025, avrà come sede la città di Padova, dove Giulia Cecchettin studiava. Circa 150 dipendenti di 5 negozi dell’area parteciperanno a un percorso formativo strutturato in cinque moduli. La prima impresa coinvolta sarà Coop Alleanza 3.0, che collaborerà con Coop Reno per coprire il territorio padovano. L’inizio del progetto prevede un’indagine preliminare per raccogliere le conoscenze e le percezioni dei partecipanti sulla violenza di genere. I formatori della Fondazione stimoleranno un dialogo per sviluppare consapevolezza, promuovere una cultura inclusiva e insegnare a riconoscere comportamenti inappropriati.

Questo approccio si concentra sulla persona piuttosto che sul dipendente, creando un percorso di crescita personale. Il progetto mira a diventare un modello nazionale, supportato dalla creazione di un “Manifesto contro la violenza di genere” che sarà condiviso con enti e organismi interessati.

Iniziative di sensibilizzazione e raccolta firme

Il Protocollo d’Intesa prevede anche una campagna di sensibilizzazione rivolta a soci e consumatori, con particolare attenzione al mese di novembre 2025. In questo periodo, verranno distribuite quasi 90.000 borse di tela con un disegno di Giulia, il cui ricavato sosterrà ulteriori attività della Fondazione. Questa iniziativa mira a coinvolgere attivamente la comunità, aumentando la consapevolezza riguardo alla violenza di genere.

In aggiunta, Coop ha annunciato il suo sostegno alla raccolta di firme necessarie per presentare una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare per l’istituzione del servizio pubblico nazionale di psicologia. La campagna “Diritto a stare bene” inizierà a ottobre nei punti vendita Coop, con l’obiettivo di raccogliere almeno 50.000 adesioni entro il 10 dicembre 2025. Questa proposta di legge include l’obbligatorietà dell’educazione alle relazioni nelle scuole, un aspetto molto apprezzato dai genitori, secondo un’indagine condotta a febbraio.

Dichiarazioni dei protagonisti

Maura Latini, presidente di Coop Italia, ha espresso il suo orgoglio per l’accordo con la Fondazione Cecchettin, definendola un alleato cruciale nella campagna “Dire, fare, amare”. Ha sottolineato la necessità di un impegno collettivo per diffondere una cultura contro la violenza di genere. I dati del 2024, che riportano 97 donne uccise da partner e familiari, evidenziano l’urgenza di tali iniziative.

Gino Cecchettin, presidente della Fondazione, ha dichiarato che la collaborazione con Coop rappresenta un passo significativo per portare il messaggio della Fondazione nei luoghi di vita quotidiana. Ha enfatizzato l’importanza di tradurre la prevenzione e la sensibilizzazione in esperienze concrete, creando una società più consapevole e rispettosa.

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