L’episodio di violenza si è verificato il 1° settembre 2025, al termine di una partita di un torneo giovanile di calcio. Il giovane portiere di 13 anni è stato aggredito dal padre di un calciatore della squadra avversaria, un gesto che ha sollevato indignazione e preoccupazione all’interno della comunità sportiva.
L’associazione italiana arbitri interviene
L’Associazione Italiana Arbitri ha prontamente espresso la propria solidarietà al giovane atleta, sottolineando la gravità dell’accaduto. In una nota ufficiale, l’ente ha dichiarato: “Condanniamo fermamente questo atto di violenza, che non ha alcuna giustificazione e deve essere stigmatizzato da chiunque creda nei valori positivi dello sport”. La violenza, secondo l’associazione, non è solo un problema che colpisce il mondo del calcio, ma rappresenta una questione sociale che richiede un impegno collettivo per essere affrontata.
Le parole del Presidente Antonio Zappi
Antonio Zappi, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, ha commentato l’incidente, affermando: “A nome di tutti gli arbitri italiani, che spesso si trovano a dover affrontare situazioni simili, desidero esprimere la nostra vicinanza a questo giovane portiere. L’aggressione subita è inqualificabile e inaccettabile, soprattutto in un contesto che dovrebbe essere dedicato al divertimento e alla crescita dei ragazzi”. Zappi ha evidenziato come tali episodi minaccino non solo il benessere dei giovani atleti, ma anche l’integrità dello sport stesso.
Un richiamo all’unità contro la violenza
Il Presidente ha fatto un appello a tutti gli attori coinvolti nel mondo dello sport, invitando a unirsi per combattere la violenza. “È fondamentale che tutti noi, dai genitori agli allenatori, fino agli stessi atleti, lavoriamo insieme per creare un ambiente sano e sicuro per i nostri ragazzi”, ha concluso Zappi. L’episodio ha riacceso il dibattito sull’importanza di educare i giovani e le loro famiglie ai valori dello sport, come il rispetto e la lealtà , per prevenire futuri atti di violenza.
La comunità sportiva si unisce quindi in un coro di condanna, auspicando che simili episodi non si ripetano e che il calcio giovanile possa tornare a essere un luogo di crescita e divertimento per tutti.