Il 1° settembre 2025, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha comunicato su ‘X’ l’intenzione di intensificare le operazioni militari in territorio russo, dopo un incontro strategico con il generale Oleksandr Syrsky. Zelensky ha dichiarato che le forze ucraine sono pronte a lanciarsi in nuovi attacchi, sottolineando l’importanza della difesa attiva per il paese. Durante l’incontro, i due leader hanno esaminato attentamente la situazione nelle aree di Zaporizhzhia, Sumy e Kharkiv, analizzando le manovre delle forze nemiche.
Zelensky ha fornito aggiornamenti sugli scontri in corso a Pokrovsk, un’importante località strategica nell’Ucraina orientale. Ha affermato che le forze ucraine stanno difendendo le loro posizioni e infliggendo perdite significative alle truppe russe. Secondo il presidente, oltre 290.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti gravemente dall’inizio dell’anno, con la maggior parte delle perdite registrate nella regione di Donetsk. Zelensky ha evidenziato che le forze russe non sono riuscite a conseguire alcun obiettivo strategico.
In un altro passaggio, Zelensky ha espresso gratitudine a Papa Leone XIV per il suo appello a porre fine alla guerra e ha condiviso la necessità di un cessate il fuoco immediato. Ha esortato la Russia a prendere misure concrete per fermare le violenze e promuovere il dialogo diplomatico. Sulla piattaforma ‘X’, ha ribadito che è essenziale che la comunità internazionale faccia pressione su Mosca affinché metta fine al conflitto e avvii un processo di pace autentico.
Cremlino: Europa ostacola sforzi di Putin e Trump per risolvere la crisi
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che l’Europa sta ostacolando gli sforzi del presidente russo Vladimir Putin e del presidente americano Donald Trump per raggiungere una soluzione pacifica alla crisi ucraina. Durante un’intervista a Vgtrk, Peskov ha affermato che le azioni europee stanno complicando la situazione, accusando i paesi europei di incoraggiare il governo di Kiev a mantenere una posizione rigida.
Peskov ha avvertito che questa strategia non porterà alcun beneficio al regime di Kiev, ma anzi renderà la situazione più difficile. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha espresso cautela, affermando che pur sperando in un cessate il fuoco nel 2026, non ha illusioni sulla situazione attuale. In un’intervista con Zdf, Merz ha sottolineato l’importanza di porre fine alla guerra senza compromettere l’indipendenza dell’Ucraina.
Merz ha avvertito che una capitolazione dell’Ucraina non risolverebbe la crisi, ma aprirebbe la strada a ulteriori aggressioni da parte della Russia. Ha messo in guardia sulle ambizioni espansionistiche di Putin, sottolineando che la sicurezza dell’Europa è a rischio e che non è accettabile una resa che metterebbe in pericolo il futuro di altri stati.
