Tajani replica a Bayrou: “L’Italia non è un paradiso fiscale, collaboriamo per il mercato europeo”

Lorenzo Di Bari

Settembre 1, 2025

Il 1° settembre 2025, il vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affrontato le recenti tensioni internazionali e le polemiche con la Francia durante una conferenza stampa a Roma. Le sue dichiarazioni si sono concentrate non solo sulle accuse di dumping fiscale lanciate dal primo ministro francese François Bayrou, ma anche sulla situazione attuale in Medio Oriente, in particolare il conflitto tra Israele e Hamas.

Le dichiarazioni di Tajani

Tajani ha espresso sorpresa per le affermazioni di Bayrou, sottolineando che l’Italia non può essere definita un paradiso fiscale. Ha affermato: “Sono rimasto stupefatto dalle dichiarazioni di Bayrou, che sono frutto di un’analisi sbagliata. Non vogliamo fare polemica con la Francia, ma l’Italia non può essere considerata un paradiso fiscale.” Il ministro ha quindi evidenziato l’importanza di costruire un mercato interno europeo e ha invitato la Francia a collaborare per completare il mercato unico dell’energia, definendo l’unione fiscale come un obiettivo necessario.

Impegno per la pace in Medio Oriente

In merito alla guerra in Medio Oriente, Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia per una soluzione a due Stati e ha chiesto un immediato cessate il fuoco a Gaza. Durante un incontro con la ministra degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese, Varsen Aghabekian, il ministro ha sottolineato il ruolo centrale dell’Autorità Palestinese in una Gaza priva di Hamas. “Prima va creato uno stato palestinese e poi lo riconosceremo,” ha dichiarato Tajani, aggiungendo che è fondamentale ascoltare le esigenze del popolo palestinese.

Visita ai bambini palestinesi

Tajani ha visitato alcuni bambini palestinesi ricoverati in ospedali romani, sottolineando che “per esserci uno Stato ci deve essere un popolo.” Ha dichiarato che i palestinesi hanno diritto a uno Stato che riconosca Israele e che non rappresenti una minaccia per il Paese. “Dobbiamo lavorare alla riunificazione di Gaza con la Cisgiordania,” ha affermato, sostenendo il piano di ricostruzione elaborato dall’Egitto e dai Paesi arabi.

Commenti sulle dichiarazioni di Ben Gvir

Il ministro ha anche commentato le dichiarazioni del ministro della Difesa israeliano Itamar Ben Gvir, che ha etichettato gli attivisti della Global Sumud Flotilla come terroristi. Tajani ha dichiarato: “Non credo che siano dei terroristi. Si può dire di non essere d’accordo, ma bisogna usare un linguaggio proporzionato.” Ha poi accennato alla possibilità di sanzionare Israele, affermando che è necessario intervenire contro i coloni violenti per non compromettere il futuro dello stato palestinese.

La complessità della situazione geopolitica

La conferenza di Tajani ha messo in luce la complessità della situazione geopolitica attuale, con l’Italia che cerca di assumere un ruolo attivo nel promuovere la pace e la stabilità in Medio Oriente, mentre affronta le critiche internazionali e le sfide interne.

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