Siti sessisti, Maggio chiarisce: “Non gestisco Phica.eu, solo pubblicità”

Marianna Ritini

Settembre 1, 2025

Roberto Maggio, imprenditore romano attualmente residente tra Dubai e Sofia, ha chiarito la sua posizione riguardo alle recenti accuse che lo vedrebbero coinvolto con il sito web Phica.eu, noto per contenuti sessisti. Durante un’intervista al Tg5, Maggio ha ribadito di non avere “alcuna conoscenza” delle informazioni diffuse attraverso il portale, affermando di non avere alcun legame di proprietà con esso.

Le dichiarazioni di Maggio

Il 1° settembre 2025, alle ore 20:47, Maggio ha dichiarato: “Il mio nome è stato menzionato solo perché la società Hydra, insieme ad Atelier, gestisce i sistemi di pagamento per un sito esterno al quale Phica rimandava. Da qui è nata l’errata convinzione che fossimo anche proprietari di Phica.eu, ma ciò è completamente falso”. La sua spiegazione si è concentrata sul fatto che la sua attività si limita alla gestione delle transazioni, senza alcun coinvolgimento nei contenuti pubblicati.

Informazioni sui server e responsabilità

Maggio ha anche chiarito che i server associati alla sua attività sono situati all’estero, poiché le sue società operano al di fuori dei confini italiani. In merito agli amministratori del sito in questione, ha affermato che non spetta a lui fornire tali informazioni, sottolineando che è responsabilità della polizia postale identificare i veri titolari del sito, in quanto dispongono degli strumenti necessari per farlo in modo preciso e secondo le normative vigenti.

Chiarimenti sulle pratiche operative

L’imprenditore ha ulteriormente sottolineato di non avere mai avuto “alcuna conoscenza” riguardo alle pratiche operative di Phica.eu, affermando: “Come già detto, le nostre interazioni erano limitate a rapporti pubblicitari. Né io né Hydra abbiamo legami con Phica.eu e le sue attività. Stiamo procedendo a chiudere gli accordi pubblicitari alla luce delle recenti rivelazioni”.

Il dibattito sulla responsabilità legale

Queste dichiarazioni di Maggio giungono in un momento in cui la questione della responsabilità legale dei contenuti online è al centro di un acceso dibattito, evidenziando l’importanza di chiarire i ruoli e le responsabilità delle varie parti coinvolte nell’ecosistema digitale.

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