Andrei Rublev, tennista russo, ha espresso il suo disappunto riguardo alla sanzione di 3000 dollari inflittagli per aver pronunciato parolacce durante il suo incontro agli US Open 2025. Il giocatore, attualmente testa di serie numero 15, ha raggiunto gli ottavi di finale dopo aver sconfitto l’americano Tristan Boyer in un match che si è concluso in quattro set.
Reazione alla multa
Rublev ha dichiarato: “Mi hanno multato ma stavo insultando me stesso, non è giusto”. La multa si riferisce a un episodio avvenuto nel secondo turno, dove il russo ha ammesso di aver avuto una reazione impulsiva. “Quando parlo da solo e mi insulto, posso farlo nel modo che preferisco”, ha aggiunto, sottolineando che la sua frustrazione era rivolta esclusivamente a se stesso e non a terzi.
Vittoria e tenuta mentale
Nel suo successivo incontro, il tennista di Mosca ha ottenuto una vittoria in cinque set contro Coleman Wong, dimostrando di avere una buona tenuta mentale nonostante la controversia. Rublev ha chiarito che, sebbene comprenda la necessità di sanzionare comportamenti scorretti nei confronti degli ufficiali di gara, non ritiene giusto punire le espressioni personali rivolte a se stessi. “Decido io, non credo si possa punire qualcuno per questo”, ha affermato con fermezza.
Libertà di espressione nello sport
Rublev ha anche fatto notare che momenti di stress e tensione sono comuni nel mondo dello sport e che tutti possono avere reazioni impulsive. “Non dovrebbero esserci sanzioni pesanti, è normale nello sport: nei momenti cruciali succede, capita anche al di fuori dello sport a qualsiasi persona in un momento stressante”, ha spiegato. La sua posizione è chiara: la libertà di espressione, anche in situazioni di alta pressione, dovrebbe essere rispettata.
Prossimo incontro atteso
La prossima sfida di Rublev si svolgerà contro il canadese Felix Augier-Aliassime negli ottavi di finale, un incontro atteso con grande interesse. Resta da vedere se il tennista russo continuerà a mantenere il controllo sui suoi impulsi e come reagirà all’eventuale pressione durante la partita.