Il presidente russo Vladimir Putin ha intrapreso un viaggio di quattro giorni in Cina, atterrando a Tianjin il 29 agosto 2025. Questa visita rappresenta un’importante occasione in vista dell’imminente apertura del vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco). Ad accoglierlo, il presidente cinese Xi Jinping, insieme a una serie di dignitari e funzionari russi, segnalando l’importanza di questo incontro tra le due potenze.
Accoglienza e cerimonie ufficiali
All’arrivo all’aeroporto internazionale di Tianjin Binhai, Putin è stato accolto da una guardia d’onore e da Chen Min’er, membro dell’Ufficio Politico del Partito Comunista Cinese e segretario del partito a Tianjin. Presenti anche l’ambasciatore russo a Pechino, Igor Morgulov, e alti funzionari diplomatici russi. Questo incontro segna un momento significativo per le relazioni tra i due paesi, che hanno visto un incremento nelle loro interazioni economiche e politiche. Durante la cerimonia di apertura del vertice, che avrà luogo al Meijiang Convention and Exhibition Center di Tianjin, i leader parteciperanno a un ricevimento e a un concerto, creando un’atmosfera di amicizia e cooperazione.
Putin ha evidenziato l’importanza delle relazioni economiche tra Russia e Cina, affermando che hanno raggiunto un livello senza precedenti. Questo viaggio segna anche il primo incontro tra il presidente russo e Xi Jinping dopo il recente incontro con Donald Trump in Alaska, evidenziando l’importanza della diplomazia in un periodo di tensioni globali.
Un vertice di alleanze globali
Il vertice della Sco non è solo un incontro tra Russia e Cina, ma un’importante piattaforma di dialogo che coinvolge anche altri leader mondiali. Il premier indiano Narendra Modi è già a Tianjin per una visita di due giorni, la prima dal 2018, e sono previsti incontri bilaterali con Xi e Putin. Anche i leader di Turchia, Iran, Indonesia e Pakistan partecipano a questo evento, creando un contesto di cooperazione tra paesi spesso in competizione. I media cinesi hanno descritto la partecipazione di oltre venti paesi e dieci organizzazioni internazionali come un forte segnale di cooperazione e sviluppo globale.
Un momento saliente del vertice sarà la parata del 3 settembre, in occasione dell’80° anniversario dalla vittoria contro il Giappone, alla quale parteciperanno Putin e Kim Jong Un, leader nordcoreano che visita la Cina per la prima volta dal 2019. Questa occasione rappresenta non solo un’opportunità per mostrare le moderne capacità militari cinesi, ma anche per rafforzare l’amicizia tra Mosca e Pechino, che non ha mai condannato l’invasione russa dell’Ucraina.
Le prospettive del summit Sco
Il summit della Sco, secondo le analisi, potrebbe non produrre risultati concreti, ma le immagini e i messaggi che emergeranno dalla Cina saranno significativi. In un contesto in cui gli Stati Uniti stanno imponendo dazi e creando tensioni con i loro alleati, la Cina cerca di posizionarsi come un punto di riferimento per la cooperazione in Asia. L’India, in particolare, si trova in una posizione delicata, con l’acquisto di petrolio russo sotto scrutinio da parte degli Stati Uniti.
Le dinamiche geopolitiche, accentuate dal conflitto in Ucraina, stanno avvicinando i due giganti asiatici, ma permangono questioni delicate come le rivalità territoriali e le ambizioni nell’Oceano Indiano. Analisti come Xinbo Wu e Victor Gao hanno osservato che, mentre gli Stati Uniti potrebbero ostacolare la Cina economicamente, politicamente la Repubblica Popolare sta guadagnando supporto da altri paesi, ampliando la propria influenza globale.
La visita di Putin in Cina, quindi, non è solo un incontro bilaterale, ma un tassello importante in un mosaico geopolitico in continua evoluzione, con implicazioni che potrebbero riflettersi su scala globale.