Gaza: ucciso il portavoce del braccio armato di Hamas, Israele esclude tregua temporanea

Marianna Ritini

Agosto 31, 2025

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) e il servizio di sicurezza interno Shin Bet hanno confermato, sabato 30 agosto 2025, di aver condotto un attacco aereo mirato contro un importante esponente di Hamas a Gaza. La notizia è stata riportata da una fonte palestinese al canale saudita Al-Arabiya, la quale ha rivelato che il portavoce dell’ala militare del movimento, Abu Obeida, è stato ucciso durante l’operazione, avvenuta in un appartamento situato a Gaza City.

Attacco aereo a Gaza city

Secondo le dichiarazioni ufficiali delle IDF e di Shin Bet, l’attacco ha avuto come obiettivo un alto dirigente di Hamas nella zona settentrionale di Gaza City. Sebbene inizialmente non fosse stata rivelata l’identità della persona colpita, successivamente diversi media israeliani hanno identificato il soggetto come Hudayfa Samir Abdallah al-Kahlout, noto con il nome di battaglia Abu Obeida. La fonte palestinese ha confermato che tutti gli occupanti dell’appartamento sono stati uccisi durante l’attacco, e che alti funzionari del movimento di resistenza palestinese hanno confermato la morte di Abu Obeida dopo aver esaminato il corpo.

Israele esclude un accordo di tregua temporanea

In un contesto di crescente tensione, Israele ha dichiarato che non ci sarà alcun accordo di cessate il fuoco temporaneo per la liberazione degli ostaggi israeliani attualmente trattenuti a Gaza. Il ministro della Cultura Miki Zohar ha comunicato a Channel 12 che la posizione del governo israeliano è chiara: solo un accordo globale potrà essere preso in considerazione. Zohar ha sottolineato che non ci sono più margini per accordi parziali, e ha ribadito l’intenzione di porre fine al conflitto, garantendo il ritorno di tutti gli ostaggi e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza.

Partenza della flottiglia umanitaria da Barcellona

Oggi, 31 agosto 2025, una flottiglia umanitaria, che include la nota attivista svedese Greta Thunberg, è pronta a salpare da Barcellona. L’iniziativa, promossa dalla Global Sumud Flotilla, mira a “rompere l’assedio illegale di Gaza” e a fornire aiuti umanitari alla popolazione locale. Sebbene non siano stati forniti dettagli sul numero di navi coinvolte o sull’orario esatto della partenza, si prevede che la flottiglia raggiunga la costa di Gaza entro la metà di settembre.

Thiago Ávila, attivista brasiliano, ha dichiarato che questa missione rappresenta la più grande operazione di solidarietà mai realizzata, con un numero di partecipanti e imbarcazioni superiore a tutte le precedenti iniziative. Gli organizzatori prevedono che altre navi partiranno da porti tunisini e di altri Paesi del Mediterraneo il 4 settembre. In concomitanza con la partenza della flottiglia, si svolgeranno manifestazioni di sostegno in 44 nazioni, come annunciato da Thunberg, membro del comitato direttivo della missione. Tra i partecipanti, ci sono anche legislatori europei e figure pubbliche, come l’ex sindaco di Barcellona, Ada Colau. La deputata portoghese Mariana Mortágua, che parteciperà alla missione, ha affermato che l’iniziativa è legittima secondo il diritto internazionale. Tuttavia, Israele ha già bloccato precedenti tentativi di inviare aiuti via mare a Gaza nei mesi di giugno e luglio.

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