Un’ampia reazione di condanna ha caratterizzato il panorama politico francese dopo l’intervista rilasciata dal primo ministro Francois Bayrou a quattro emittenti televisive, avvenuta il 31 agosto 2025, a pochi giorni dal voto di fiducia previsto per l’8 settembre. Durante l’intervista, Bayrou ha sollevato polemiche, accusando l’Italia di pratiche di dumping fiscale, scatenando così la rabbia dell’opposizione.
Le reazioni dell’opposizione
L’ex ministra Ségolène Royal ha aperto le danze delle critiche, definendo l’intervista “ridicola” e sostenendo che ogni giorno di governo di Bayrou “semina disordine”. Royal ha espresso il suo disappunto su X, ponendo interrogativi sulla capacità del primo ministro di rimanere in carica. Ha sottolineato come la gestione attuale stia portando a una crescente mancanza di controllo e a lacerazioni nel tessuto sociale. La Royal ha affermato che il governo sta trascinando il paese verso il basso, mentre ci sarebbero alternative valide da considerare.
A seguire, Jean-Luc Mélenchon, leader del movimento Insoumis, ha attaccato Bayrou, accusandolo di mentire per spaventare i mercati finanziari. Ha descritto l’intervista come “miserabile” e ha denunciato il disprezzo del governo nei confronti dei dipendenti pubblici, annunciando anche uno sciopero generale previsto per il 10 settembre. Mélenchon ha definito l’intervista “il meglio del peggio del macronismo”, evidenziando la mancanza di rispetto per i cittadini francesi.
Le critiche di altri esponenti politici
Il deputato Eric Ciotti, presidente del partito Unione della destra per la Repubblica (Udr), ha espresso la sua indignazione su X, chiedendo al primo ministro se i baby boomer non siano più sufficienti a giustificare gli sforamenti di bilancio. Ha sottolineato la responsabilità dei francesi, ma ha anche criticato l’approccio di Bayrou.
Marine Tondelier, segretaria nazionale degli Verdi, ha descritto l’intervista come un “naufragio”, accusando Bayrou di aver dato uno schiaffo al popolo francese. Secondo Tondelier, il premier ha trattato con disprezzo qualsiasi proposta proveniente dall’opposizione, rifiutando di considerare alternative valide. Ha anche espresso soddisfazione per il rifiuto degli ecologisti di incontrare Bayrou, affermando di aver sentito abbastanza per una settimana.
Infine, Sébastien Chenu, vice presidente del Rassemblement National, ha commentato la situazione, definendo Bayrou un “primo ministro naufrago” e incapace di gestire le sfide attuali. Ha messo in evidenza l’incapacità del premier di rispondere a una lettera di Marine Le Pen per un mese, suggerendo che le sue affermazioni siano infondate e dannose per il paese.
L’intervista di Bayrou ha quindi acceso un acceso dibattito politico in Francia, rivelando le profonde divisioni all’interno del panorama politico e le preoccupazioni crescenti riguardo alla direzione del governo. Con il voto di fiducia alle porte, le tensioni sono destinate ad aumentare.
