Siti sessisti, la Polizia Postale invita a denunciare i contenuti offensivi

Lorenzo Di Bari

Agosto 28, 2025

Il vicequestore Giancarlo Gennaro della Polizia postale ha lanciato un forte appello a seguito dei recenti eventi legati al gruppo ‘Mia moglie’ e al forum ‘Phica’, sottolineando l’importanza di denunciare situazioni di violazione della privacy. Questo richiamo è particolarmente rilevante in un contesto in cui scatti intimi e immagini di persone comuni, così come di celebrità, vengono pubblicati senza consenso su varie piattaforme social, creando un clima di vulnerabilità per le vittime inconsapevoli.

Il fenomeno della violazione della privacy

Il 28 agosto 2025, il vicequestore Gennaro ha evidenziato come la semplice segnalazione non sia sufficiente per affrontare il problema della diffusione non autorizzata di immagini. La Polizia postale ha messo in guardia sulla crescente tendenza di utilizzare foto rubate, sia di individui noti che di persone comuni, per alimentare contenuti in forum e chat. Questo comportamento rappresenta una grave violazione della privacy, esponendo le vittime a situazioni imbarazzanti e potenzialmente dannose.

Gennaro ha spiegato che il caso del gruppo ‘Mia moglie’ è emblematico, poiché ha messo in luce le difficoltà nel monitorare la diffusione delle proprie immagini online. Molti utenti non sono nemmeno a conoscenza di avere scatti personali circolanti in rete. La Polizia postale prevede un aumento delle denunce, in particolare da parte di coloro che, spinti dalla curiosità, potrebbero scoprire di essere stati vittime di questa pratica.

La necessità di denunciare

Il vicequestore ha sottolineato che l’unico modo per affrontare seriamente queste violazioni è attraverso la denuncia. La diffusione di immagini senza consenso può essere perseguita solo se la vittima presenta una querela. Senza questa azione, non è possibile avviare un’indagine. Gennaro ha specificato che la denuncia è fondamentale per cristallizzare la situazione e permettere alle autorità di intervenire.

In aggiunta, ha menzionato come la questione dei filmati rubati da videocamere di sorveglianza abbia ulteriormente evidenziato la gravità del fenomeno. Le vittime stanno diventando sempre più consapevoli della loro esposizione online, il che potrebbe portare a un incremento delle segnalazioni.

Le sfide investigative

La Polizia postale si trova ad affrontare numerose difficoltà investigative. Gennaro ha spiegato che l’uso di sistemi di anonimizzazione rende complicato risalire all’identità di chi commette queste violazioni. La facilità di accesso a tecnologie come VPN e server Tor complica ulteriormente le indagini, poiché molti autori di reati possono nascondere la loro identità.

Ogni volta che viene avviata un’attività investigativa, emergono variabili che non possono essere sempre previste. Se un utente adotta misure per proteggere la propria identità online, diventa difficile per le forze dell’ordine risalire a lui. Questo scenario richiede un approccio mirato e una maggiore collaborazione tra le autorità e le vittime.

I consigli della Polizia postale

Per chi utilizza i social media e condivide contenuti online, Gennaro ha fornito alcune raccomandazioni. È cruciale limitare l’esposizione delle proprie immagini. Le persone, in particolare quelle che aspirano a diventare influencer, dovrebbero esercitare cautela nella pubblicazione delle proprie foto, considerando i rischi associati.

Anche le immagini dei minori devono essere gestite con attenzione. Pubblicare foto di bambini può sembrare innocuo, ma espone a potenziali abusi in contesti inappropriati. Ogni pubblicazione comporta una certa esposizione, sia a commenti negativi che a usi impropri delle immagini. Un comportamento prudente e consapevole sui social media è essenziale per proteggere la propria privacy e quella degli altri.

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