Il lato oscuro di Milano in un noir intriso di sangue e verità

Lorenzo Di Bari

Agosto 28, 2025

Il 29 agosto 2025 segnerà l’uscita di “La vita mala”, il nuovo romanzo scritto dai giornalisti e autori Gianluca Tenti e Pierangelo Sapegno, pubblicato dalla casa editrice Neri Pozza. Ambientato nella Milano degli anni Settanta, il libro si presenta come un’opera intensa che esplora la criminalità e le sfide sociali di un’epoca segnata da violenza e tensioni.

Milano negli anni settanta: un contesto di violenza e malavita

La storia si svolge in una Milano in cui le sirene delle pattuglie di polizia interrompono il silenzio notturno, mentre rapine e sequestri creano un clima di paura tra i cittadini. In questo contesto, “La vita mala” svela le dynamics di una città in cui la malavita esercita un controllo capillare, influenzando tanto i vicoli quanto i salotti. Il romanzo, attraverso una narrazione avvincente e diretta, riesce a catturare l’essenza di un periodo storico complesso, in cui la lotta per il potere e la sopravvivenza si intrecciano con il destino di personaggi ben delineati.

Il protagonista, Dennis Talamone, noto come “il Gallo”, rappresenta l’archetipo del criminale che emerge dal nulla per conquistare il dominio della notte. La sua storia, caratterizzata da una scalata spietata e da relazioni intricate, riflette le realtà di un’epoca in cui la violenza era all’ordine del giorno. Attraverso il racconto di Tenti e Sapegno, il lettore viene trascinato in un viaggio nei meandri più oscuri dell’animo umano e della città stessa.

Un affresco di personaggi e relazioni complesse

Oltre alla figura centrale di Dennis Talamone, “La vita mala” presenta una galleria di personaggi che arricchiscono la narrazione. Banditi, sicari, poliziotti corrotti e giornalisti d’assalto si muovono in un mondo dove il confine tra bene e male appare sfocato. Ogni personaggio è tratteggiato con cura, contribuendo a costruire un affresco vivido e realistico della società milanese di quegli anni.

Il romanzo non si limita a raccontare la violenza e il crimine, ma esplora anche le relazioni umane. La storia d’amore che si spezza e l’amicizia che si trasforma in odio sono elementi centrali, rendendo il racconto ancora più toccante. Le scelte dei protagonisti hanno conseguenze drammatiche, evidenziando come la vita in un contesto così turbolento possa portare a risultati inaspettati e spesso tragici.

Uno stile narrativo incisivo e cinematografico

Gianluca Tenti e Pierangelo Sapegno utilizzano uno stile di scrittura incisivo e cinematografico, capace di trasformare la cronaca in narrativa avvincente. La loro prosa è caratterizzata da un ritmo serrato e da una potenza espressiva che mantiene il lettore incollato alle pagine. “La vita mala” non è solo un racconto di crimine, ma un’opera che invita a riflettere sulla natura umana e sulla società.

Con questo romanzo, Milano non è solo uno sfondo, ma diventa un personaggio a sé stante, vivo e pulsante. La città, con le sue contraddizioni e il suo fascino oscuro, si rivela fondamentale per la comprensione della storia. La narrazione si sviluppa in un crescendo di tensione, portando il lettore a vivere un’esperienza immersiva, quasi cinematografica.

“La vita mala” si presenta come un’opera destinata a lasciare il segno nella letteratura noir italiana contemporanea, con la potenzialità di diventare un classico del genere. La pubblicazione di questo romanzo rappresenta un’importante aggiunta al panorama letterario, capace di attrarre lettori in cerca di storie intense e coinvolgenti.

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