Secondo il Ministero della Salute di Gaza, il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani ha subito un drammatico incremento. Nelle ultime 24 ore, almeno 71 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 22 richiedenti aiuti, e 339 persone sono rimaste ferite. Questi dati, resi noti il 30 ottobre 2025, evidenziano una situazione sempre più critica nella Striscia di Gaza.
Richieste di sanzioni da Svezia e Olanda
La Svezia e l’Olanda hanno fatto appello all’Unione Europea affinché vengano adottate sanzioni contro Israele e aumentata la pressione su Hamas. In una lettera ufficiale, la ministra degli Esteri svedese, Maria Malmer Stenergard, insieme al ministro della Difesa olandese, Ruben Brekelmans, ha sollecitato il Servizio europeo per l’azione esterna a presentare ulteriori proposte per intensificare la pressione su Hamas. Il documento, inviato all’Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione Europea, Kaja Kallas, sottolinea la necessità di introdurre sanzioni mirate contro i membri del governo israeliano. “È fondamentale agire rapidamente contro i ministri israeliani estremisti che sostengono insediamenti illegali e si oppongono a una soluzione negoziata per due Stati”, si legge nella lettera.
Il bilancio delle vittime in crescita
Il Ministero della Salute di Gaza ha riportato un numero complessivo di 62.966 palestinesi morti e 159.266 feriti dalla data di inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023. L’ultimo aggiornamento ha evidenziato come il numero di richiedenti aiuti uccisi dal 27 maggio 2025, data in cui Israele ha implementato un nuovo sistema di distribuzione degli aiuti, sia salito a 2.180, con oltre 16.046 feriti. Questi dati, diffusi da Al Jazeera, mettono in luce l’urgente necessità di assistenza umanitaria e di una soluzione duratura al conflitto.
Intercettazione di droni da parte delle forze israeliane
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato di aver intercettato due droni lanciati dallo Yemen. L’ultimo di questi droni è stato abbattuto prima di entrare nello spazio aereo israeliano. Le IDF avevano già segnalato l’intercettazione di un primo drone in seguito all’attivazione delle sirene di allerta a Bnei Netzarim, una località vicina alla Striscia di Gaza. Questi eventi evidenziano le crescenti tensioni regionali e le preoccupazioni per la sicurezza.
Giornata di digiuno per Gaza in Italia
Oggi, 30 ottobre 2025, si svolge la giornata nazionale di sensibilizzazione #digiunogaza, a cui partecipano medici e operatori sanitari italiani. L’iniziativa è promossa dal Servizio sanitario nazionale, attraverso la rete ‘Sanitari per Gaza’ e la campagna BDS ‘Teva? No grazie’. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) ha raccolto numerosi comunicati di sostegno da parte di Ordini provinciali e istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. Gli organizzatori hanno dichiarato: “È impossibile rimanere in silenzio di fronte al genocidio a Gaza”. L’iniziativa ha già coinvolto migliaia di operatori sanitari e oltre 500 strutture ospedaliere.
Dichiarazione congiunta di Italia e Arabia Saudita
L’Italia e l’Arabia Saudita hanno ribadito, in una dichiarazione congiunta, la loro ferma opposizione a qualsiasi sfollamento dei palestinesi. I ministri degli Esteri, Antonio Tajani e Faisal bin Farhan Al Saud, hanno espresso l’urgenza di una soluzione politica al conflitto. “È fondamentale rispettare i principi di non-trasferimento e non-espulsione”, hanno affermato. La dichiarazione sottolinea anche la necessità di un accesso umanitario senza restrizioni e il rilascio delle entrate fiscali palestinesi trattenute. Italia e Arabia Saudita si sono impegnate a collaborare per rafforzare l’Autorità Palestinese e promuovere una pace duratura nella regione.