Da Gaza al piano casa, Meloni al Meeting: “Proseguiamo su premierato e giustizia”

Marianna Ritini

Agosto 28, 2025

Giorgia Meloni ha fatto il suo esordio come premier al Meeting di Rimini, tenutosi il 21 agosto 2025, presentando una visione di un’Italia forte e stabile, non più identificata come il “malato d’Europa”. Durante il suo intervento, ha ricevuto una standing ovation dal pubblico di Comunione e Liberazione, esprimendo la sua gratitudine e sottolineando l’importanza della stabilità governativa dopo anni di incertezze. Meloni ha affrontato diverse tematiche cruciali, dall’Europa alla giustizia, passando per la famiglia e l’immigrazione.

Il ruolo dell’europa

Nel suo discorso, Meloni ha criticato l’Unione Europea, definendola “sempre più condannata all’irrilevanza geopolitica”. Ha evidenziato la difficoltà dell’UE nel rispondere alle sfide poste da potenze globali come Cina e Stati Uniti. La premier ha citato un recente intervento di Mario Draghi, presente al Meeting, per sottolineare la necessità di un’azione più incisiva da parte dell’Europa. Con una nota di ironia, Meloni ha fatto riferimento al suo percorso politico, passando dall’essere considerata “impresentabile” a essere ora vista come una “draghiana di ferro”.

La situazione a gaza

Giorgia Meloni ha dedicato parte del suo intervento alla situazione a Gaza, esprimendo una ferma condanna per le violenze e le uccisioni di giornalisti. Ha criticato le azioni del governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu, affermando che “non possiamo tacere di fronte a una reazione che ha superato il principio di proporzionalità”. Le sue parole hanno messo in evidenza la necessità di proteggere le vittime innocenti, comprese le comunità cristiane coinvolte nel conflitto.

Il conflitto in ucraina

Riguardo all’Ucraina, Meloni ha ribadito che la chiave per la pace risiede nell’implementazione di robuste garanzie di sicurezza per Kiev. Ha sottolineato l’importanza della proposta italiana, ispirata all’articolo 5 della NATO, come un passo fondamentale verso una risoluzione del conflitto. La premier ha evidenziato il ruolo attivo dell’Italia nel contesto internazionale, affermando che il paese ha il dovere di contribuire a stabilire la pace.

Politiche interne e manovra di bilancio

Nel corso del suo intervento, Meloni ha anche toccato questioni interne, concentrandosi sulle politiche in vista della manovra di bilancio. Ha promesso un’attenzione particolare al ceto medio, con l’obiettivo di ridurre il costo dell’energia, che grava sulla competitività del paese. La premier ha parlato di un “grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie”, un’iniziativa che sta sviluppando insieme al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, presente al Meeting.

Riforme e giustizia

Meloni ha affrontato le riforme in agenda, sottolineando l’importanza del premierato per garantire stabilità e governabilità. Ha menzionato anche l’autonomia differenziata e i poteri di Roma Capitale, ma ha riservato particolare attenzione alla riforma della giustizia. La premier ha affermato che il governo procederà nonostante le resistenze di una minoranza di giudici politicizzati, sottolineando la necessità di rispettare la volontà popolare.

Immigrazione e lotta alla droga

Un altro tema affrontato da Meloni è stato il contrasto all’immigrazione clandestina. Ha avvertito che ogni tentativo di ostacolare l’azione del governo in questo ambito sarà respinto. Ha inoltre ribadito l’impegno del governo nella lotta contro la droga, definendo il fenomeno come distruttivo per le vite delle persone. Al termine del suo intervento, Meloni ha pianificato una visita alla comunità di San Patrignano, un’importante realtà nel recupero dei tossicodipendenti.

Prossimi passi e incontro con i ministri

La giornata si è conclusa con la presenza di Matteo Salvini, che non ha avuto un incontro diretto con Meloni, ma ha comunicato telefonicamente con lei per discutere di infrastrutture e del piano casa. Oggi, 21 agosto 2025, Meloni e i suoi ministri si riuniranno a Roma per un Consiglio dei Ministri previsto per le 15, dove si affronteranno questioni cruciali, tra cui le regionali e la situazione in Ucraina. La posizione di Salvini sul coinvolgimento dell’Italia nel conflitto rimane ferma, con un netto rifiuto all’invio di soldati.

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