La piattaforma per adulti Phica ha annunciato la sua chiusura, dichiarando di voler cancellare tutto ciò che è stato fatto di sbagliato. Questo avviene dopo che il sito è stato al centro di polemiche per la pubblicazione di immagini, alterate, di donne, incluse figure politiche, accompagnate da commenti sessisti. L’annuncio è stato reso noto direttamente sull’homepage del sito, scatenando reazioni di indignazione da parte di esponenti politici e della società civile.
Il 18 gennaio 2025, le parlamentari del Partito Democratico Alessandra Moretti e Valeria Campagna hanno formalmente denunciato il sito, evidenziando la gravità della situazione. L’azione legale ha spinto Phica a prendere una posizione chiara, sottolineando la necessità di fare chiarezza riguardo ai comportamenti inaccettabili che hanno caratterizzato la sua gestione.
Il messaggio di chiusura di Phica
Sull’homepage della piattaforma, si legge: “È arrivato il momento di fare chiarezza. Phica è nata come uno spazio di discussione e condivisione personale, ma purtroppo, come in ogni social network, ci sono sempre individui che abusano delle piattaforme, minando il loro scopo originale.” La direzione del sito ha riconosciuto di non essere riuscita a fermare in tempo i comportamenti tossici che hanno portato a una reputazione negativa. “Per questo motivo, con grande dispiacere, abbiamo deciso di chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato”, si legge nel comunicato.
Phica ha inoltre chiarito che la violenza di qualsiasi tipo, i contenuti pedopornografici e le offese verso le donne sono sempre stati e saranno sempre vietati. La piattaforma ha collaborato con le forze dell’ordine nel corso degli anni, contribuendo a casi rilevanti e fornendo supporto per garantire giustizia contro chi commette crimini. Nonostante le sue ambizioni iniziali, Phica ha riconosciuto le sue mancanze e ha deciso di porre fine alla sua attività .
Le reazioni alla vicenda
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso una ferma condanna per i fatti di sessismo online che hanno coinvolto molte donne, da personaggi pubblici a persone comuni. “Desidero esprimere la mia vicinanza a tutte le donne colpite da questa situazione inaccettabile”, ha dichiarato La Russa, auspicando che le autorità possano identificare rapidamente i responsabili di questo crimine.
La senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo PD al Senato, ha aggiunto: “Io denuncio. Lo faremo tutte. Ma vogliamo di più: basta anonimato sul web.” Lorenzin ha evidenziato come le immagini di molte donne siano state pubblicate e manipolate in modo degradante, sottolineando che la violenza digitale di genere non è un fenomeno marginale, ma un attacco sistematico alla dignità femminile. Ha anche denunciato penalmente il sito, evidenziando che le immagini rubate continuano a circolare online, generando preoccupazione per la sicurezza delle persone coinvolte.
Il Movimento 5 Stelle ha espresso solidarietà a tutte le donne coinvolte, definendo l’episodio come una forma di violenza inaccettabile. In una nota ufficiale, il partito ha sottolineato l’importanza di tutelare la dignità delle persone e ha richiesto un’attenzione massima da parte delle istituzioni per prevenire simili eventi in futuro.