Auto, Guidesi (Ara): “Esclusione di territori dalla Commissione Ue è un segnale negativo”

Lorenzo Di Bari

Agosto 28, 2025

Il prossimo 12 settembre 2025, la Commissione Europea ha convocato a Bruxelles un incontro cruciale per il futuro del settore automobilistico. Questa iniziativa, però, ha sollevato preoccupazioni significative, poiché l’Automotive Regions Alliance (Ara) è stata esclusa dalla discussione. A esprimere il proprio disappunto è stato Guido Guidesi, presidente dell’Alleanza europea, che aveva sollecitato l’inclusione dell’Ara per rappresentare le istanze di tutte le regioni coinvolte nel settore.

La denuncia di Guido Guidesi

Il 28 agosto 2025, Guido Guidesi ha reso noto il suo disaccordo riguardo all’esclusione dell’Ara dal tavolo di discussione, evidenziando come questa decisione possa avere conseguenze gravi per l’industria automobilistica europea. Secondo Guidesi, il non coinvolgimento dei territori potrebbe portare a una situazione critica, con il rischio di cancellazione di una delle industrie più importanti del continente. Il presidente ha sottolineato che la richiesta di partecipazione dell’Ara nasce dalla necessità di presentare proposte condivise da tutte le 40 regioni europee che fanno parte dell’alleanza. Queste proposte derivano da un tavolo di lavoro lombardo e sono state elaborate in collaborazione con il settore della componentistica e la ricerca, per essere poi presentate ai costruttori.

Le preoccupazioni per il futuro dell’industria

Guidesi ha descritto la situazione attuale come un “pessimo segnale” per il futuro dell’industria automobilistica. La sua denuncia mette in luce l’importanza del coinvolgimento delle regioni nel processo decisionale, sottolineando che senza il contributo delle aree interessate, l’industria potrebbe trovarsi in una posizione vulnerabile. Il presidente ha espresso la speranza che il meeting del 12 settembre possa portare a cambiamenti significativi, affinché le proposte delle regioni vengano ascoltate e integrate nel piano per il futuro dell’automotive. Guidesi ha avvertito che, in caso contrario, l’Ara potrebbe trovarsi a dover gestire solo stabilimenti dismessi e cittadini disoccupati, mentre la presenza di veicoli cinesi aumenterebbe in Europa.

Le aspettative per il meeting di settembre

Con l’approssimarsi della data del 12 settembre, le aspettative intorno al meeting di Bruxelles crescono. Le regioni europee, rappresentate dall’Ara, attendono con ansia l’esito della riunione, sperando che le loro istanze vengano finalmente considerate. La situazione attuale mette in evidenza l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra le istituzioni europee e le realtà locali, fondamentali per garantire un futuro sostenibile e competitivo per il settore automobilistico. La questione non riguarda solo l’industria, ma ha ripercussioni significative anche sul piano sociale ed economico, in quanto il benessere delle comunità locali è strettamente legato alla salute dell’industria automobilistica.

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