Gaza, la Cgil mobilita la piazza: “Il 6 settembre uniti contro la barbarie”

Marianna Ritini

Agosto 27, 2025

L’iniziativa della CGIL, prevista per il 6 settembre 2025, si propone di mobilitare la società civile italiana per chiedere la fine delle violenze in corso a Gaza. Questo evento si inserisce nel contesto della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, una flotta di imbarcazioni civili che, tra il 31 agosto e i primi di settembre, partirà da diverse nazioni del Mediterraneo, Italia inclusa, per portare aiuti nella Striscia di Gaza, cercando di rompere il blocco marittimo.

La mobilitazione della CGIL

La CGIL ha lanciato un appello a tutti i cittadini, invitando lavoratori, pensionati, studenti e membri del mondo associativo a unirsi in una manifestazione che avrà luogo in diverse piazze italiane. L’obiettivo è quello di chiedere l’immediata interruzione delle violenze in atto a Gaza e di sollecitare il governo italiano a schierarsi dalla parte della pace e della giustizia. Il sindacato esprime il proprio sostegno anche a coloro che hanno protestato in Israele contro le attuali politiche governative.

In questo quadro, la CGIL rinnova il proprio impegno per una mobilitazione ampia, sostenendo le richieste avanzate dal sindacato mondiale CSI ai leader politici: fermare la vendita di armi, dichiarare un cessate il fuoco e garantire l’ingresso di aiuti umanitari. Sono incluse anche richieste di rilascio di ostaggi e prigionieri politici, riconoscimento dello Stato di Palestina e cessazione dell’occupazione. La CGIL sottolinea l’importanza di interrompere il commercio con gli insediamenti illegali, evidenziando la necessità di rafforzare la democrazia per raggiungere una pace duratura.

Le richieste alla Commissione Europea

La CGIL ha anche sostenuto le richieste avanzate dalla Confederazione europea dei sindacati, che ha chiesto alla Commissione europea di sospendere l’Accordo di associazione UE-Israele e di interrompere ogni commercio di beni prodotti negli insediamenti illegali. La CGIL si schiera a favore dell’iniziativa umanitaria e non violenta promossa dalla Global Sumud Flotilla, che mira a rompere l’embargo e l’isolamento della popolazione palestinese di Gaza, che vive in condizioni di grave difficoltà.

La raccolta fondi per Gaza

La CGIL ha avviato una raccolta fondi per sostenere la popolazione di Gaza, attraverso la quale ha già inviato due container di beni di prima necessità e ha finanziato la produzione di confezioni di verdure da parte di associazioni di donne palestinesi. Nei prossimi giorni, il sindacato prevede di acquistare e distribuire pacchi famiglia e pasti caldi per circa 1000 nuclei familiari, in collaborazione con l’Associazione delle ONG Italiane e il CISS di Palermo.

La CGIL denuncia le azioni del governo e dell’esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania, definendole una delle più gravi violazioni del diritto umanitario. Il sindacato mette in evidenza che l’assedio della Striscia di Gaza e le politiche di sfollamento della popolazione palestinese sono parte di un piano più ampio che mira a compromettere la possibilità di una soluzione basata su due Stati. La CGIL sottolinea l’urgenza di una risposta da parte della comunità internazionale per fermare questa situazione di emergenza e garantire i diritti umani fondamentali per tutti.

×