Un uomo è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua compagna, Giulia Tramontano, una donna di 29 anni che era incinta di sette mesi al momento del delitto. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Milano e ha fatto notizia in tutto il paese, evidenziando il tragico caso che ha colpito la comunità.
Il caso di Giulia Tramontano
Il 27 agosto 2025, si è appreso che la cognata di Alessandro Impagnatiello, il responsabile dell’omicidio, è stata condannata a risarcire circa 25mila euro alla famiglia di Giulia Tramontano. Questo risarcimento è stato stabilito dal Tribunale civile di Milano e riguarda la compravendita di una Volkswagen T-Roc, utilizzata per trasportare il corpo senza vita della giovane donna. La sentenza, riportata da ‘Il Corriere della Sera’, evidenzia come l’auto fosse stata venduta per un prezzo significativamente inferiore al suo valore reale, con l’intento di sottrarre il bene alle richieste di risarcimento dei familiari della vittima.
Dettagli sulla condanna e il risarcimento
Alessandro Impagnatiello, 29 anni, è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso Giulia Tramontano. Il delitto è avvenuto a Senago, nel Milanese, e ha suscitato un’ondata di indignazione. I giudici hanno stabilito che la vendita dell’auto, avvenuta due mesi dopo l’omicidio, era finalizzata a ridurre il patrimonio di Impagnatiello in vista del risarcimento che sarebbe stato dovuto alla famiglia della vittima. La Volkswagen T-Roc, venduta dal fratello di Impagnatiello, Omar, per 10mila euro, era stimata dai giudici al doppio del prezzo di vendita. Questa manovra è stata considerata un tentativo di eludere le responsabilità economiche legate al crimine.
Le conseguenze legali per la famiglia di Impagnatiello
La cognata di Impagnatiello ora si trova nella posizione di dover risarcire i familiari di Giulia Tramontano. Il valore dell’auto è stato quantificato in circa 20mila euro, a cui si aggiungono 5mila euro per le spese legali. Questa decisione del Tribunale civile di Milano sottolinea l’importanza di garantire giustizia alle vittime di crimini violenti e alle loro famiglie, stabilendo un precedente significativo nel trattamento delle responsabilità patrimoniali in casi di omicidio. La sentenza rappresenta un passo importante per la famiglia Tramontano, che continua a cercare giustizia per la tragica perdita della loro amata.