Ucraina: Trump discute con Putin e critica Zelensky, Tajani e Germania sostengono Kiev

Marianna Ritini

Agosto 26, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente annunciato la sua intenzione di interrompere gli aiuti economici all’Ucraina, suscitando reazioni contrastanti a livello internazionale. Durante una conferenza stampa tenutasi alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti non forniranno più finanziamenti a Kiev, dopo aver già investito circa 350 miliardi di dollari. Il presidente ha descritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, come “il miglior venditore” mai incontrato, sottolineando che Zelensky ha ottenuto ingenti somme di denaro durante le sue visite negli Stati Uniti.

Il colloquio tra Trump e Putin

Trump ha anche rivelato di aver avuto una conversazione con il presidente russo, Vladimir Putin, dopo un incontro con Zelensky e i leader europei a Washington. Ha definito le sue conversazioni con Putin come “buone”, ma ha espresso frustrazione per gli attacchi russi che continuano a colpire l’Ucraina. Il presidente statunitense ha affermato che Putin non desidera incontrare Zelensky, evidenziando un reciproco disprezzo tra i due leader. Nonostante le difficoltà, Trump ha espresso la sua convinzione che sia possibile porre fine al conflitto, anche se il percorso si presenta complicato.

Il ruolo dell’Italia e del Papa nella ricerca di pace

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha discusso della situazione in Ucraina in un colloquio telefonico con i suoi omologhi di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Finlandia e Ucraina. Tajani ha sottolineato l’importanza di garantire una pace giusta e duratura, menzionando anche il supporto del Papa per questo obiettivo. Ha ribadito la necessità di fornire garanzie di sicurezza solide per l’Ucraina e ha confermato il pieno sostegno dell’Italia a un meccanismo di sicurezza collettiva, in linea con l’articolo 5 della NATO. Il ministro ha anche evidenziato l’importanza di rafforzare le Forze Armate ucraine e ha confermato la disponibilità italiana a partecipare a operazioni di sminamento.

Il sostegno di Germania e Norvegia a Kiev

Il vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, ha ribadito il sostegno incondizionato della Germania all’Ucraina durante la sua visita a Kiev. Klingbeil ha insistito sulla necessità di fornire “garanzie affidabili” in materia di sicurezza e ha avvertito Putin di non illudersi riguardo a un possibile calo del supporto verso l’Ucraina. Ha affermato che la sicurezza dell’Europa è legata a quella dell’Ucraina e ha sottolineato che non ci saranno negoziati senza la partecipazione di Kiev. Il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Store, ha anch’egli visitato l’Ucraina, esprimendo il sostegno della Norvegia e discutendo questioni relative alla difesa e alla cooperazione energetica.

Zelensky chiede pressioni sulla Russia per negoziati reali

Volodymyr Zelensky ha recentemente incontrato il generale Keith Kellogg, inviato presidenziale speciale degli Stati Uniti, esprimendo gratitudine per il supporto americano. Ha sottolineato l’importanza di tradurre in azioni concrete i risultati ottenuti durante il vertice di Washington. Zelensky ha affermato che l’Ucraina è pronta a spingere la Russia verso veri negoziati per porre fine al conflitto, evidenziando la necessità di mantenere attive le sanzioni e di continuare la pressione diplomatica. Ha affermato che la cooperazione tra le nazioni è fondamentale per costruire un’architettura di sicurezza per l’Ucraina e ha invitato Mosca a mostrare la stessa disponibilità per il dialogo.

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