Gaza, l’IDF annuncia l’uccisione di 6 membri di Hamas in attacco all’ospedale Nasser

Franco Fogli

Agosto 26, 2025

L’esercito israeliano ha confermato che sei persone sono state uccise in un attacco aereo condotto il 26 agosto 2025, presso il Nasser Hospital di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. Le vittime, secondo le informazioni fornite dalle autorità militari, erano membri di Hamas, tra cui spicca il nome di Jum’a Khaled Jum’a al-Najjar, che si era infiltrato in territorio israeliano il 7 ottobre. Gli altri identificati sono Hisham Tayseer Ibrahim Quweder, Imad Abd al-Hakim Ali al-Shaer, Muhammad Ahmad Salem Abu Hadaf, Salah Yusuf Muhsin Barbakh e Omar Kamal Shahada Abu Tein.

L’operazione, descritta come mirata, ha avuto come scopo principale quello di neutralizzare un dispositivo di sorveglianza. Secondo le dichiarazioni ufficiali, i militari israeliani hanno eseguito due raid specifici per colpire una telecamera installata dai militanti all’interno della struttura ospedaliera. Questo dispositivo era utilizzato per monitorare i movimenti delle truppe israeliane, rappresentando una minaccia per la sicurezza operativa dell’esercito.

Dettagli dell’operazione militare

L’operazione è stata condotta con l’intento di rimuovere una minaccia percepita, attraverso l’abbattimento e lo smantellamento della telecamera. Le forze israeliane hanno sottolineato che l’attacco è stato autorizzato dal capo di stato maggiore, il quale ha richiesto un approfondimento delle varie fasi del processo prima di dare il via all’operazione. Questo passaggio evidenzia un approccio strategico volto a garantire che ogni azione intrapresa sia giustificata e pianificata in modo preciso.

L’esercito ha comunicato che tali operazioni sono parte di una strategia più ampia per contrastare le attività di Hamas nella regione, ritenuta responsabile di attacchi terroristici contro Israele. Le autorità militari continuano a monitorare la situazione, rimanendo vigili nei confronti di potenziali minacce alla sicurezza nazionale.

Reazioni internazionali e locali

L’attacco ha suscitato reazioni contrastanti sia a livello locale che internazionale. Organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per l’uso della forza militare in contesti civili, sottolineando il rischio di vittime innocenti. In risposta, l’esercito israeliano ha ribadito l’importanza di operazioni mirate per proteggere i propri cittadini e le proprie forze.

Le autorità palestinesi hanno condannato l’attacco, definendolo un atto di aggressione ingiustificata. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi della situazione, temendo che tali eventi possano intensificare ulteriormente il conflitto tra israeliani e palestinesi.

Con il protrarsi delle tensioni nella regione, gli eventi come quello del 26 agosto 2025 evidenziano le complessità della situazione e la necessità di un dialogo costruttivo per raggiungere una pace duratura.

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