Il premier australiano, Anthony Albanese, ha preso una decisione di grande rilevanza nel contesto delle relazioni internazionali. Il 26 agosto 2025, durante una conferenza stampa, ha accusato l’Iran di aver orchestrato attacchi contro la comunità ebraica in Australia, annunciando l’espulsione dell’ambasciatore iraniano. Albanese ha dichiarato che l’Australian Security Intelligence Organisation (ASIO) ha confermato il coinvolgimento di Teheran in atti di violenza mirati, tra cui un incendio doloso al ristorante Lewis’ Continental Kitchen di Bondi, avvenuto lo scorso ottobre, e l’incendio della sinagoga Adass Israel di Melbourne.
Il premier ha descritto questi eventi come “atti di aggressione pericolosi orchestrati da un Paese straniero in territorio australiano”, sottolineando l’intenzione di minare la coesione sociale e di seminare discordia all’interno della comunità australiana. L’azione intrapresa da Albanese segna un momento storico, poiché è la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale che l’Australia espelle un ambasciatore. Il ministro degli Esteri, Penny Wong, ha confermato che l’ambasciatore iraniano Ahmad Sadeghi, insieme ad altri tre diplomatici, è stato dichiarato ‘persona non grata’ e dovrà lasciare il Paese entro una settimana.
La reazione del governo australiano
Penny Wong ha anche comunicato che l’ambasciata australiana a Teheran ha sospeso le sue attività e che tutto il personale è stato trasferito in un altro Paese. Inoltre, ha esortato i cittadini australiani presenti in Iran a lasciare immediatamente il territorio iraniano, se possibile. Questa mossa evidenzia la crescente tensione tra i due Paesi e la determinazione del governo australiano a proteggere i propri cittadini e la propria comunità.
Albanese ha annunciato ulteriori misure, tra cui la classificazione dei Guardiani della Rivoluzione, noti anche come Pasdaran, come “organizzazione terroristica”. Questa decisione rappresenta un passo significativo nella lotta del governo australiano contro il terrorismo e le minacce alla sicurezza nazionale, evidenziando la necessità di affrontare le sfide poste da attori statali e non statali.
Il contesto degli attacchi
Gli eventi recenti hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza della comunità ebraica in Australia. Gli incendi dolosi che hanno colpito il ristorante e la sinagoga rappresentano attacchi mirati che non solo danneggiano beni materiali, ma anche il tessuto sociale della nazione. La comunità ebraica, storicamente presente in Australia, ha espresso timori riguardo alla propria sicurezza e alla crescente intolleranza.
La risposta del governo australiano riflette la volontà di garantire la sicurezza dei suoi cittadini e di mantenere un ambiente di coesione sociale. La decisione di espellere i diplomatici iraniani e di classificare i Pasdaran come un’organizzazione terroristica è un chiaro segnale che l’Australia non tollererà atti di aggressione e violenza sul proprio suolo.
Il premier Albanese ha ribadito l’importanza di mantenere la sicurezza e la stabilità all’interno della nazione, evidenziando che tali attacchi non saranno tollerati. La situazione attuale richiede un monitoraggio attento e una risposta coordinata per garantire la sicurezza della comunità ebraica e di tutti i cittadini australiani.