Ucraina, il dialogo tra Putin e Zelensky si allontana: Lavrov parla di mancanza di contenuti

Marianna Ritini

Agosto 25, 2025

Il 25 agosto 2025, in occasione della celebrazione dell’Indipendenza dell’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito la necessità di una “pace giusta” che escluda ogni forma di compromesso, sottolineando la determinazione del suo Paese a resistere all’invasione russa. Durante un incontro a Kiev, Zelensky ha messo in relazione la nascita dello Stato ucraino, avvenuta 34 anni fa con la separazione dall’Unione Sovietica, alla lotta attuale contro l’aggressione della Russia. L’incontro ha visto la partecipazione dell’inviato speciale di Donald Trump, Keith Kellogg, che ha assistito alle celebrazioni.

Zelensky ha dichiarato che “ciò che sarà del nostro futuro dipende solo da noi”, esprimendo ottimismo riguardo alla riunificazione delle terre occupate con il resto dell’Ucraina. La sua posizione è chiara: non ci saranno concessioni al Cremlino. Dall’altro lato dell’oceano, il presidente statunitense ha inviato una lettera a Zelensky, chiedendo di porre fine a quella che ha definita una “carneficina senza senso”. Tuttavia, i progressi nei negoziati tra Ucraina e Russia sembrano essersi bloccati, soprattutto dopo che il vertice tra Putin e Zelensky è stato rinviato.

Le dichiarazioni di Lavrov sul vertice

Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha escluso la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, attribuendo la responsabilità della situazione attuale al presidente ucraino. Lavrov ha affermato che Putin è disposto a incontrare Zelensky solo se ci sono contenuti sostanziali da discutere, e ha sottolineato che attualmente non esiste un programma di lavoro adeguato. In un’intervista a NBC, Lavrov ha spiegato che, dopo l’incontro tra Putin e Trump in Alaska, sono stati proposti diversi punti di discussione, con alcuni dei quali la Russia ha mostrato flessibilità. Tuttavia, durante il vertice a Washington, Zelensky ha rifiutato di accettare condizioni fondamentali, come l’esclusione dell’adesione alla NATO e la questione delle leggi relative all’uso della lingua russa.

Ottimismo da parte del vicepresidente Vance

Nonostante le tensioni, il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha espresso ottimismo riguardo a possibili concessioni da parte della Russia. Vance ha sottolineato che, per la prima volta in tre anni e mezzo di conflitto, i russi sembrano disposti a negoziare e a considerare alcune delle loro richieste. Ha affermato che queste concessioni indicano che si sta intraprendendo un percorso verso un accordo, poiché la guerra non giova né all’Europa né agli Stati Uniti.

Vance ha chiarito che le garanzie di sicurezza non verranno discusse fino a quando il conflitto non sarà risolto, e che la Russia avrà un ruolo limitato nei colloqui per la conclusione della guerra. Gli Stati Uniti, ha affermato, non invieranno truppe a terra in Ucraina, ma continueranno a garantire il supporto necessario affinché l’Ucraina possa affrontare la guerra e ottenere le garanzie di sicurezza richieste. Secondo Vance, è fondamentale mantenere una pressione diplomatica ed economica, poiché la risoluzione del conflitto dipenderà dalla capacità di Ucraina e Russia di trovare un accordo comune.

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