Trump: “Incontrerò Kim Jong Un prima o poi”. Nuovo colloquio con Putin: “Buona conversazione”

Franco Fogli

Agosto 25, 2025

Donald Trump ha rivelato che “prima o poi” si incontrerà con il leader nordcoreano Kim Jong Un, sottolineando che le relazioni tra i due paesi sono “molto positive”. L’annuncio è stato fatto il 25 agosto 2025, poco prima di un incontro previsto con il presidente sudcoreano Lee Jae-myung. Questo incontro segna un momento significativo nella diplomazia internazionale, in un contesto di tensioni geopolitiche.

La comunicazione con Kim Jong Un

Durante la conferenza stampa, il presidente americano ha affermato che il dialogo con Kim Jong Un è un passo importante per stabilire una connessione più forte tra Stati Uniti e Corea del Nord. Trump ha descritto il suo approccio come costruttivo, suggerendo che ci siano opportunità per migliorare le relazioni e affrontare le questioni di sicurezza che interessano la regione. L’incontro con Lee Jae-myung, previsto per la stessa giornata, potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso un dialogo più ampio e inclusivo sulla stabilità nell’area, considerando le preoccupazioni della Corea del Sud riguardo alla Corea del Nord.

Le recenti conversazioni con Vladimir Putin

In un’altra parte della conferenza, Trump ha condiviso dettagli sulla sua recente conversazione con il presidente russo Vladimir Putin. Dopo un incontro a Washington con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei, Trump ha descritto il dialogo con Putin come “una buona conversazione”, ma ha espresso preoccupazione per le azioni militari russe in Ucraina. Ha dichiarato che ogni volta che si verifica un attacco, come quello a Kiev, la situazione diventa frustrante. Trump ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di porre fine al conflitto, ma ha anche riconosciuto le difficoltà che ciò comporta.

Le critiche e la risposta di Trump

Affrontando le critiche ricevute per l’invio della Guardia Nazionale a Washington per combattere la criminalità, Trump ha difeso le sue decisioni, affermando che alcuni critici potrebbero preferire un regime autoritario. Ha citato le accuse rivoltegli, evidenziando il contrasto tra chi lo accusa di essere un dittatore e chi invece sostiene che le sue misure siano necessarie per garantire ordine e sicurezza. Trump ha chiarito che non si considera un dittatore, ma piuttosto una persona pragmatica e intelligente, motivata a proteggere le città americane. Ha concluso affermando che le sue azioni sono state mal interpretate e che il suo obiettivo è quello di garantire la sicurezza dei cittadini.

La situazione politica attuale, caratterizzata da tensioni internazionali e sfide interne, continua a essere al centro dell’attenzione, mentre Trump e i suoi collaboratori cercano di navigare tra le varie complessità diplomatiche e di sicurezza.

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