Il 25 agosto 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha disposto l’armamento di 2.200 membri della Guardia Nazionale, attualmente dispiegati a Washington, per affrontare quelli che ha definito “livelli fuori controllo di criminalità ” nella capitale. Questa decisione, riportata da testate come Nbc e New York Times, prevede che i soldati siano autorizzati a utilizzare le armi solo come “ultima risorsa” in caso di “minaccia imminente di morte o gravi lesioni”. L’ordine è stato emesso all’inizio del mese, in risposta a una situazione che Trump ha descritto come un “buco infestato dal crimine”, suscitando un acceso dibattito politico e sociale.
Il dispiegamento della guardia nazionale
Il dispiegamento della Guardia Nazionale è avvenuto sotto il controllo della sindaca democratica di Washington, Muriel Bowser. Nonostante le affermazioni del presidente, i dati ufficiali provenienti dall’ufficio del procuratore distrettuale non evidenziano un aumento significativo dei crimini. Al contrario, Bowser ha sottolineato che la città ha registrato i tassi di criminalità più bassi degli ultimi trent’anni. La presenza dei soldati della Guardia Nazionale è diventata sempre più evidente anche in zone turistiche, sollevando interrogativi sulla necessità di tale misura.
Le polemiche sullo schieramento
Le polemiche si intensificano con la notizia che Trump starebbe considerando di adottare misure simili a Chicago, città governata dal sindaco democratico Brandon Johnson. Quest’ultimo ha definito l’eventuale schieramento della Guardia Nazionale come “illegittimo” e “non coordinato”, avvertendo che un’azione di questo tipo potrebbe aggravare le tensioni tra i residenti e le forze dell’ordine. Johnson ha anche evidenziato come gli omicidi, le rapine e le sparatorie nella sua città siano “significativamente diminuiti nell’ultimo anno”, contraddicendo le affermazioni del presidente.
Il dibattito sulla sicurezza pubblica
Il dibattito su queste misure di sicurezza continua a polarizzare l’opinione pubblica, mentre la situazione a Washington e nelle altre città americane rimane sotto attenta osservazione. La Guardia Nazionale, storicamente impiegata in situazioni di emergenza, si trova ora al centro di una controversia che tocca temi delicati come la sicurezza pubblica, il controllo federale e le relazioni tra comunità e forze dell’ordine.